“Il turismo a Cesenatico sta pagando un prezzo troppo alto per le scelte sbagliate di un’amministrazione che avrà certamente una consolidata cultura ciclistica ma che, sulle politiche della vacanza, ci ha sempre capito poco. Al di là delle assurde statistiche della Regione, rispetto alla scorsa estate che, lo ricordo, era partita in sordina per l’alluvione, siamo ad un -30%”. Non ha dubbi Fabio Bandieri, capogruppo della lista civica di centrodestra, quando traccia un primo bilancio sull’andamento della stagione turistica: “Tanti fanno finta di nulla – dice – ma la contrazione delle presenze é clamorosa, anche se ci sorprende solo fino ad un certo punto. Perché, oltre al mal tempo, gli errori sulla viabilità stanno continuando a disincentivare i turisti dell’entroterra che, spaventati dagli ingorghi ormai proverbiali, si sono spostati verso Pinarella e Cervia”.  

Secondo il Presidente delle Commissione delle attività produttive Bandieri, la madre di tutti i problemi é il senso di marcia sul Ponte del Gatto: “Nessuno ha ancora capito la ragione per cui si é deciso di chiuderlo in entrata e non in uscita. Siamo un paese turistico, dobbiamo essere accoglienti, agevolando in tutti i modi l’ingresso dei visitatori. Chiudendo invece il nostro ingresso principale abbiamo finito per scoraggiare i turisti, spingendoli verso altri lidi. Come lista civica di centrodestra chiediamo, almeno per l’ultima parte della stagione estiva, l’immediata inversione del senso di marcia”.  

Ciò che preoccupa l’opposizione, in particolare, é la lentezza con cui si sta gestendo la situazione: “E’ trascorso un anno – spiega il capogruppo del centrodestra – e ancora, a parte lo stanziamento di una cifra modesta, non é stato fatto nulla. Non é stato ancora incaricato uno studio tecnico per il progetto di rifacimento, non esiste una bozza e, soprattutto, il tema é sparito dall’agenda politica tanto che, ormai, la strategia del Comune appare sin troppo chiara: arrivare alla fine del mandato e lasciare ad altri questa patata bollente”. 

Il leader dell’opposizione critica anche il calendario eventi di maggio e giugno: “Organizzare rassegne durante il fine settimana serve solo a creare caos e disdette – spiega – perché sabato e domenica la gente a Cesenatico ci viene lo stesso. Certe manifestazioni hanno creato più problemi che indotto perché, con una viabilità già così compromessa, se chiudi anche le strade interne, il transito in città si paralizza e la gente se ne va. E allora é inutile portare domenica a Cesenatico mille podisti se poi perdi quattromila bagnanti di Cesena e dintorni che, per non restare prigionieri del traffico, quel weekend scelgono di andare altrove. Prima di sviluppare nuovi filoni turistici – secondo Bandieri – bisognerebbe pensare a non perdere i vacanzieri già fidelizzati, quelli che, da tanti anni, scelgono la nostra città per i servizi, la comodità e il relax. Anche se il Tour, per la sua valenza promozionale, é un discorso a parte, di iniziative che mettono a soqquadro la città non ne possiamo più! Gli eventi servono ma, anche se non è semplice, vanno organizzati durante la settimana, quando a Cesenatico c’é poca gente. Così ragionano tutte le località che vivono di turismo. Tutte fuorché noi che, per colpa di questa politica, stiamo perdendo i nostri clienti abituali a vantaggio dei comuni vicini. Nessuno, sia chiaro, dice di non organizzare gli eventi, ma in un sistema turistico già consolidato, i luoghi e le date vanno selezionate con cura perché altrimenti si creano più danni che benefici. E, in tal senso – conclude l’esponente della lista civica di centrodestra – vorrei lanciare un appello alle associazioni di categoria, che attraverso la DMO, creata proprio per sviluppare il turismo a Cesenatico, possono stimolare questa amministrazione a fare scelte meno autoreferenziali e più utili al bene comune”. 

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