Il consigliere regionale della Lega, Tommaso Fiazza, sottopone all’attenzione dell’Assemblea legislativa un progetto di legge già esaminato dalle Camere e precedentemente presentato alla Regione Lombardia, riguardante la regolamentazione dei cani considerati pericolosi.

“Questa proposta nasce dalla necessità di prevenire l’abbandono dei cani nei rifugi a causa di adozioni inadeguate – spiega Fiazza – Si tratta di razze che, se non gestite correttamente, possono rappresentare un rischio sia per la sicurezza pubblica che per il benessere dell’animale stesso. L’intento è assicurare che ogni cane venga affidato a proprietari con le giuste competenze, favorendo un’adozione responsabile e consapevole, così da ridurre progressivamente il numero di animali nei canili”.

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“Il disegno di legge che ho scelto di proporre anche nella nostra regione – prosegue Fiazza – è il frutto di due anni di lavoro portato avanti da un gruppo tecnico istituito dalla Regione Lombardia, con il contributo di Anci Lombardia, Enci, Ats e delle associazioni che operano nei canili”.

La normativa introduce un sistema di certificazione per i futuri proprietari, con l’obiettivo di valutarne l’idoneità prima di procedere all’adozione di un cane appartenente a una categoria considerata complessa. Inoltre, stabilisce il divieto di riproduzione, vendita e trasferimento dei cani inclusi nella “Save List”, un elenco di razze ritenute potenzialmente pericolose, fatta eccezione per quelli con pedigree, che potranno essere ceduti unicamente da allevatori autorizzati e in possesso di regolare certificazione sanitaria.

cani pericolosi

“Non possiamo consentire che cani appartenenti a determinate razze, spesso frutto di accoppiamenti irresponsabili, finiscano nelle mani di persone prive della preparazione necessaria per gestirli – conclude Fiazza – Con questa normativa vogliamo garantire la tutela sia degli animali che delle famiglie, prevenendo adozioni affrettate e prive delle adeguate competenze. La sicurezza delle persone e il benessere degli animali devono restare al centro delle nostre scelte. Non possiamo correre il rischio che cani che richiedono un’attenzione specifica vengano affidati a chi non è in grado di occuparsene correttamente. È nostro dovere intervenire. Per questo motivo, chiedo che la nostra proposta venga approvata e sostenuta anche dalla Regione Emilia Romagna”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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