La notizia passa di pescatore in pescatore per le banchine del porto. Le piene dei fiumi che hanno tenuto in apprensione l’Emilia Romagna e Piemonte si sono riversate in mare. Fisiologico. Ma gli effetti si vedono non solo sul colore del mare che perde la tinta blu in corrispondenza della foce dei fiumi che si trovano soprattutto a nord, ma anche nella pesca vicina alla costa.

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Nel tratto di Cesenatico, questo fenomeno ha colpito molto chi pesca le seppie. Infatti l’acqua dolce dei fiumi, mal si concilia con i pesci, soprattutto quelli da fondo. Il problema è che questo è proprio il periodo in cui le seppie vengono pescate in abbondanza. L’acqua dolce purtroppo fa sì che quelle che sono già all’interno dei cogolli (le forme di nasse di ultima generazione) muoiano e quando vengono salpate a bordo non possano più essere mangiate.

pesca seppie

In foto una immagine d’archivio di un pescatore durante una giornata di pesca delle seppie

Infatti l’acqua dolce, mal si concilia con i pesci soprattutto quelli da fondo. Nel tratto di Cesenatico ha colpito molto chi va a seppie. Il problema è che questo è proprio il periodo in cui vengono pescate in abbondanza. L’acqua dolce purtroppo fa sì che quelle che sono già all’interno dei cogolli (le forme di nasse di ultma generazione) muoiano e quando vengono salpate a bordo non possano più essere mangiate.

Un problema che ha colpito i numerosi pescatori di seppie che con le proprie piccole e veloci imbarcazioni calano i cogolli a poche miglia dalla riva. Hanno dovuto buttare chili e chili di pescato.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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