Succederà anche a Cesenatico: il rilascio in mare di due esemplari di tartarughe da parte di Cestha. Quest’ultimo è il Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat, un ente di ricerca senza scopro di lucro la cui finalità è la protezione ambientale – come racconta Roberto Albonetti.
All’interno del centro lavora in qualità di biologa Linda Albonetti, ricercatrice di Cesenatico che si è già distinta per la partecipazione a progetti scientifici di conservazione delle risorse naturali nonché vincitrice della prestigiosa medaglia Copernico.
Padre e figlia così, con il coinvolgimento di tutti gli altri attori (Legambiente, pescatori, amministrazioni, Capitaneria di Porto…) hanno pensato di portare a Cesenatico quello che sovente viene fatto a Marina di Ravenna – località ospitata lo scorso 28 giugno nella trasmissione “Linea Blu”.
In sostanza, restituire le specie animali al proprio habitat naturale.

Il giorno e le indicazioni precise sono in corso di definizione, seppur il tutto sia agevolato dal fatto che il periodo di pesca è fermo; tuttavia le operazioni che seguiranno saranno le seguenti.
“I due esemplari di tartaruga ritenuti in condizioni idonee dai biologi, per il rilascio in mare, saranno trasportati da Marina di Ravenna a Cesenatico all’interno di vasconi di plastica con sacchi bagnati. Ci si accerterà, preventivamente, che abbiano saldato le ferite, si alimentino autonomamente e nuotino con relativa tranquillità”, spiega Albonetti.
“Arrivati a Cesenatico, previo avviso alla Capitaneria di Porto, partiremo con un piccolo peschereccio allontanandoci dalla costa per almeno un miglio, avendo bisogno di acqua alta. A quel punto si prenderanno le tartarughe da dietro il capo nell’incavo del guscio dove ci si possono inserire le dita, e si faranno scivolare su di un telo per il rilascio in mare”, conclude Roberto.