È un vero e proprio grido d’aiuto quello che arriva da un padre di Cesenatico. Un appello che denuncia una piaga sociale sempre più evidente: l’uso e l’abuso di alcol tra i giovanissimi. Al centro della sua preoccupazione non ci sono solo i ragazzi, ma anche i gestori dei locali che continuano a servire da bere ai minorenni senza alcun controllo.

“Mia figlia ha 15 anni. Si veste come tutte le adolescenti di oggi, ma non potrebbe mai sembrare maggiorenne – racconta il padre – Il problema non è quanto sembri grande, ma che quando esce le servono alcol senza nemmeno chiederle un documento”.

Sono ragazzi che vogliono divertirsi, uscire la sera e sentirsi liberi. “Cerchi di educarla, di spiegarle come ci si deve comportare, ma in adolescenza sembra che tutto quello che le hai insegnato si azzeri”, continua.

Non riuscendo a venirci a capo cosa resta da fare? “Ho presentato due denunce, ma pare siano cadute entrambe nel vuoto – racconta – quindi ti trovi da solo, a combattere con un sistema che agisce contro ogni legge e ogni etica”.

alcol notte rosa
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E così non si è limitato a rimanere a casa in attesa. “Più di una volta ho preso la bicicletta e ho girato per i locali di Cesenatico per vedere con i miei occhi. Ho visto decine di giovanissimi con birre in mano, superalcolici a fiumi e baristi che non chiedono i documenti. Certo, magari le bevande le compra l’amico maggiorenne, ma se un ragazzo di vent’anni prende dieci birre tutte insieme non ti fai qualche domanda? Lo capisco che è un problema di etica più che di business, ma così stiamo alimentando un problema sociale enorme”.

Il padre riporta anche la reazione di una barista. “Mi ha detto: Con tutta questa gente, non posso chiedere la carta d’identità a tutti!”.

E lui precisa: «Non voglio fare una crociata contro i baristi. Non è questo il punto. Vorrei solo che qualcuno ascoltasse queste parole e si impegnasse davvero a cambiare le cose. Sì, per tutelare mia figlia. Ma anche tutti quei giovanissimi che ho visto in questi mesi piegati dall’alcol”. 

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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