“Sono maledettamente in ritardo per scrivere l’articolo e preparare le foto”. Questo il pensiero fisso mentre torno dal Biker Bikini Benefit per le campagne di Sala. Sono in sella a un Sr che ha visto gli anni e gli asfalti degli anni ’90. Mi sale quella malinconia della domenica in cui la festa finisce. Mi viene da pensare che fino a poco fa ho respirato le sensazioni di quando, da giovane, frequentavo i pub e rock club che ormai sono spariti. Quelli rimasti si contano sulle punta delle dita e mi sembrano gli indiani nelle riserve. Una specie protetta dall’estinzione.

Molto probabilmente solo io ho questa visione, molti vedranno birra, tette e cromature. E probabilmente solo io ci vedo un evento dove i freak sono i benvenuti. Quindi un evento libero.

Alla fine della fiera, la ricetta era fatta di “cose” semplici. Musica ad alto volume, ritrovare e riabbracciare qualche amico “partner in crime” del passato, che stimi e che ancora ti sorregge. Non più come una volta, ma proprio nel termine letterale. Al Biker Bikini puoi incontrare un vecchio compagno di scuola e, a distanza di quasi trenta anni, scopri dei lati che non conoscevi. Lo credevi un outsider e invece era più punk di tutti. Poi una birretta senza esagerare, due urli in pista. Le canzoni che quando le ascolti fan venire la pelle d’oca a metà luglio.

Il sexy car wash è una simpatica, attesa e partecipata, parentesi tra i dj set di Toky che non sente la mancanza dei colleghi “arruolati” a Imola per gli Ac/Dc. Chapeau ai gruppi che si sono esibiti (ottimi i suoni).


Arrivato a Macerone penso che sarebbe bella una versione invernale del Biker Bikini. Magari con un tendone enorme da circo a strisce bianche e rosse di fronte al Cafè degli Artisti, dove un tempo c’era la Nuit (rest in power).

Mentre accaldato mi levo il casco mi cade l’occhio sulla mia t-shirt cimelio dei Fightcast e mi chiedo come facciano i motociclisti di oggi a stare in pantaloni lunghi, quando va bene in gilet di pelle e stivali. Ai posteri biker l’ardua sentenza.

Ps. Nessun motociclista in pelle è stato maltrattato durante la stesura dell’articolo.