La situazione in Riviera, quest’anno, pare delineare un quadro un pò anomalo rispetto a quanto siamo abituati. Pernottamenti brevi, affluenza quasi esclusivamente nel weekend, turismo straniero che richiede un prodotto nuovo e al passo con i tempi.

A questo proposito, abbiamo raccolto le voci del presidente ADAC, Alfonso Maini, e del presidente del Consorzio Cesenatico Bellavita, Giuseppe Ricci.

“La situazione di questa stagione estiva è molto anomala, fuori dai nostri standard rispetto agli anni precedenti. Basti considerare un dato: il potere di spesa è molto inferiore rispetto al passato e 8 milioni di persone non faranno le vacanze. Ne dobbiamo tenere conto”, commenta Maini.

“La cosa più evidente è che è cambiato il sistema di fare vacanza. Non è più la vacanza che siamo abituati a vivere e vedere, quanto il ‘pochi giorni e fatti bene’. La richiesta quindi per due settimane, dieci giorni si riduce aumentando invece quella del weekend. Tuttavia, pochi sono i weekend da tutto esaurito – prosegue il presidente dell’ADAC – Non siamo pronti al mercato estero; certo, c’è ancora una percentuale di stranieri affezionata, ma dobbiamo riqualificare le nostre strutture affinchè siano efficienti. Il turista straniero cerca semplicità, efficenza e velocità. E’ così che poi si opta per destinazioni come l’Albania, la Grecia, le isole…”.

E le prospettive per agosto? “Non sarà un agosto come gli altri anni, la flessione sarà più importante rispetto alla norma. Siamo comunque positivi perché l italiano è abituato a festeggiare il Ferragosto, quindi il periodo centrale del mese sarà affollato e il resto lo farà la stagione. L’acqua del mare, fra l’altro, è bellissima, mai vista prima così”.

I prezzi sono un possibile deterrente? “Il tema prezzi tocca. Quello che però dobbiamo fare noi del settore è guardare al nostro lavoro e cercare di trovare il nostro equilibrio: non si può pensare di offrire una vacanza in stile anni ’60, ’70, ’80 e ’90 perchè il cliente non la accetta più (es. la famiglia non accetta più la camera matrimoniale con il letto a castello per i figli); questo ovviamente incide sul prezzo. Dobbiamo, in sostanza, guardare a qualità e servizi – continua Maini – L’intenzione degli ultimi anni è quella di allungare la stagione. Bisogna cercare di restare con luci accese e porte aperte. Bisogna tornare a fare qualcosa di più mirato anche da un punto di vista promozionale: quella on line sta creando molta confusione; occorre promozione su carta stampata, televisione, creare eventi importanti che siano concerti, eventi culturali, sportivi perchè siano i media a parlare di noi e solo attraverso gli eventi questo è possibile, oltre a delineare un anticipo o un prolungamento della stagione. La rete pubblica deve investire di più e anche noi privati dobbiamo sapere fare la nostra parte. Il turismo cambia e cambierà velocemente nei prossimi 4/5 anni e se non siamo in grado di portare la nostra mente, in primis, in un orizzonte diverso non potremo navigare nella visione turistica attuale e quella che sarà”.

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E anche Giuseppe Ricci, presidente Consorzio Cesenatico Bellavita, conferma la tendenza: “Per chi ha una vocazione turistica verso il mercato internazionale le cose vanno bene, un 50-60% di stranieri permette di compensare la situazione del mercato domestico che è in difficoltà. Infatti non abbiamo mai visto una difficoltà così grande di spesa da parte degli italiani, che scelgono  2-3 notti di pernottamento. Questo fa sì che nei weekend c’è gente, poi gli altri giorni della settimana è il deserto”.

“Dopo il Ferragosto c’è grande richiesta dei tedeschi, in particolare dalla Baviera e dal Württemberg, infatti hanno le vacanze scolastiche fini alla metà di settembre – continua Ricci – Gli stranieri vogliono un prodotto contemporaneo, con servizi, piscina e parcheggio. In vista di agosto c’è un cambio a fine luglio storico, una flessione importante di presenze che tutti gli anni è sempre più rilevante, ma c’è interesse per Ferragosto e le prenotazioni ci sono. Le vacanze degli italiani, anche in questo caso, da 7 giorni sono diventati 3, per questo abbiamo questo ad Apt Emilia Romagna di investire sull’estero, facendo conoscere l’entroterra, non più solo mare e spiaggia, infatti da parte degli stranieri c’è interesse a conoscere il territorio”.

E un dato è indicativo: “C’è un aumento incredibile degli arrivi col treno Monaco – Riviera, iper questo abbiamo chiesto ad Apt Emilia Romagna di deviare il treno da Bologna verso Ravenna, per poi prevedere le fermate Cervia, Cesenatico e Rimini”.

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