Non dimenticheranno certamente i giorni passati all’Eurocamp di Cesenatico la scorsa settimana, i circa 150 ragazzi fra gli 8 e i 16 anni, provenienti da tutta Italia, che hanno preso parte al camp di calcio: nobilitato dalla presenza di Christian “Bobo” Vieri, centravanti di molte squadre a cavallo del millennio – italiane ed europee – e soprattutto della nazionale italiana, con la quale vanta 49 presenze e 23 gol, due titoli europei Under 21, e il titolo di capocannoniere ai Mondiali del 1998.
Curato da Stefano Torrisi come responsabile tecnico, il camp ha avuto per alcune giornate come protagonista assoluto appunto l’ex bomber azzurro. Vieri, in riviera per il suo “Bilboa Bobo Summer Camp Padel Tour”, è riuscito infatti a dedicare alcune mattine ai ragazzi dell’Eurocamp, dispensando loro non solo indicazioni tecniche o esempi di giocate, ma anche e soprattutto una grande disponibilità in termini di consigli, suggerimenti, incoraggiamenti. E venendone ricompensato da un grandissimo affetto, come testimoniato dalla richiesta di foto e di autografi.

“E’ sempre bellissimo avere a che fare con ragazzi giovani che sognano di diventare campioni, e sono convinto che ognuno di loro abbia le chances per riuscirci – ha detto Vieri a fine Camp – Iniziative come queste sono importantissime, perché permettono ai ragazzi di divertirsi ma anche di imparare a stare assieme, oltre che di assimilare nozioni tecniche dai bravi giocatori e allenatori che Eurocamp coinvolge ogni anno”.
Un’esperienza formativa importante, che non c’era ai tempi in cui Vieri era ragazzino. “E’ vero, e magari mi sarebbe piaciuto viverla. Ma erano tempi diversi, all’epoca si poteva giocare tutto il giorno anche in strada, io sono cresciuto così… Oggi il mondo è cambiato, ma il calcio resta sempre lo sport più bello e popolare del mondo: e i ragazzi di oggi lo amano come lo amavo io da giovane. Ed è bello constatare che anche i più piccoli, quelli che non erano ancora nati o erano bimbi quando io giocavo, oggi comunque tramite internet vadano a cercare le immagini dei miei gol e delle mie giocate. A conferma, appunto, dell’amore per il calcio, che rimane immutato generazione dopo generazione”.