La Guardia di Finanza – ROAN Rimini ha sequestrato un reperto di grande valore storico: un’anfora romana di epoca repubblicana, quasi completamente integra, che era stata esposta in bella mostra all’interno di un negozio immobiliare del riminese.
L’oggetto, dalle dimensioni imponenti – circa 123 cm di circonferenza e 80 cm di lunghezza – risultava privo di qualsiasi titolo di possesso, circostanza che ha attirato l’attenzione dei finanzieri della Stazione Navale GDF di Rimini.
A confermare l’autenticità del reperto archeologico sono stati i funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, che ne hanno riconosciuto il pregio e la rilevanza storica. L’anfora, infatti, è stata classificata come appartenente alla tipologia “Lamboglia 2”, prodotta in area adriatica tra il II e il I secolo a.C. e utilizzata dagli antichi romani per il trasporto del vino.
Il manufatto è stato posto sotto sequestro e l’amministratore della società titolare del negozio è stato denunciato per possesso illecito di beni culturali ai sensi dell’art. 518 bis del Codice Penale, che prevede la reclusione da due a sei anni e una multa compresa tra 927 e 1.500 euro.
La Guardia di Finanza di Rimini ricorda che la responsabilità penale degli indagati sarà accertata solo all’esito del giudizio, nel rispetto del principio di presunzione di innocenza sancito dalla Costituzione.
Infine, le Fiamme Gialle rammentano che chiunque rinvenga oggetti dal presunto valore archeologico, artistico o storico è obbligato per legge a denunciarne il ritrovamento entro 24 ore al soprintendente, al sindaco o all’autorità di pubblica sicurezza.