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L’ostruzione ai mezzi di soccorso del 118

«Non solo ho rischiato il frontale con una signora all’interno delle vie dell’ospedale, ma la stessa ha poi parcheggiato nel posto invalidi senza averne diritto». È l’amara denuncia arrivata questa mattina in redazione da un lettore, l’ennesima testimonianza di una situazione al limite dell’assurdo che regna sovrana nel perimetro dell’Ospedale di Cesenatico.

L’episodio odierno è la fotografia perfetta di una mancanza di senso civico ormai cronica: di fronte alla contestazione del cittadino, l’automobilista indisciplinata si è limitata a giustificarsi dicendo che “non c’era posto”. Una scusa banale che nasconde però rischi enormi per la sicurezza di tutti.

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Soccorsi ostacolati ogni giorno

Quello di stamattina all’ospedale non è un caso isolato, ma l’ultimo tassello di un disagio che si trascina da anni e che aumenta puntualmente durante la stagione estiva. In un’area dedicata alla cura e all’emergenza, le norme più basilari del Codice della Strada sembrano essere sospese.

La questione va ben oltre la semplice infrazione: l’uscita delle ambulanze viene spesso impedita da auto, scooter e persino biciclette che procedono contromano. Un comportamento irresponsabile che rallenta i mezzi di soccorso in momenti in cui ogni secondo può essere vitale.

I due punti critici: la curva cieca e l’accesso al CAU

L’analisi della viabilità interna evidenzia due casi tipici dove l’indisciplina crea i pericoli maggiori:

L’uscita dal Cau: chi esce a piedi dal Centro di Assistenza e Urgenza e recupera l’auto nelle vicinanze, spesso si dirige impropriamente verso la piscina (dove l’uscita è vietata). Facendo ciò, i veicoli aggirano la torretta Enel, affrontando una curva cieca pericolosissima ad alto rischio di collisione.

L’ingresso da via Abba: chi entra nel perimetro ospedaliero da via Abba, invece di seguire i percorsi corretti, tira dritto verso il Cau procedendo contromano. In questo modo si ostruisce la via di fuga principale utilizzata dalle ambulanze per le emergenze.

Cau Cesenatico

Il personale del 118 costretto a fare i vigili

La situazione è talmente fuori controllo che, paradossalmente, tocca spesso allo stesso personale sanitario del 118 intervenire per fermare gli automobilisti che imboccano le direzioni sbagliate. E questo nonostante la segnaletica sia presente, chiara e ben in mostra.

Un appello al buon senso sembra non bastare più per arginare un fenomeno che mette a repentaglio la sicurezza di pazienti e operatori sanitari proprio nel luogo che dovrebbe essere il più sicuro della città.

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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