I misteri sul caso di Marco Pantani approdano su Netflix. Il regista e scrittore Cristiano Barbarossa, autore di inchieste per la Rai e Discovery, ha realizzato una dettagliata ricostruzione televisiva della dolorosa vicenda umana del campione romagnolo. Il documentario, intitolato “Giallo Pantani”, è visibile su Netflix da questa settimana.
In circa novanta minuti, il filmato ripercorre la giornata cruciale dell’esclusione di Marco Pantani dal Giro d’Italia del 1999, che stava vincendo con largo margine a Madonna di Campiglio, e gli ultimi giorni di vita del fuoriclasse, trascorsi a Rimini nel 2004. La ricostruzione è arricchita dalle testimonianze di giornalisti, magistrati, colleghi e collaboratori di Pantani.
Cristiano Barbarossa è stato intervistato da Mario Russomanno per la trasmissione televisiva di VideoRegione, Salotto Blu, che andrà in onda stasera alle 23 sul canale 99. Nel corso dell’intervista, il regista ha espresso la propria opinione sulla complessa vicenda.
“Il tribunale di Trento ha recentemente riaperto l’indagine sulla vicenda di Marco, la cosa non mi stupisce – ha spiegato Barbarossa – Ci sono ancora dubbi sui fatti che portarono alla sua estromissione dal Giro. È inspiegabile, per la scienza e per le conoscenze mediche, che il livello dell’ematocrito del ciclista fosse regolare la sera precedente al controllo, superiore alla norma la mattina in cui è stato rilevato dalle autorità di corsa, e di nuovo regolare lo stesso pomeriggio, all’ospedale di Imola”.
Concludendo, Barbarossa ha sollevato dubbi anche sulle circostanze della fine del campione a Rimini: “Anche la sua morte, per le modalità in cui è avvenuta, lascia inquietanti dubbi a chi si è posto e si pone domande”.
L’intervista completa a Cristiano Barbarossa su Salotto Blu andrà in onda stasera alle 23 su VideoRegione (Canale 99).

