Dal 29 novembre le multe rilevate dagli autovelox non registrati sulla piattaforma ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sono considerate nulle. Si è infatti concluso il censimento nazionale obbligatorio che imponeva a tutti gli enti di inserire i propri dispositivi nel database ministeriale. E l’autovelox di Cesenatico, in Statale Adriatica, è registrato, questo significa che le multe che verranno staccate saranno valide.
Ma gli autovelox privi di registrazione rischiano ora di rendere invalide tutte le sanzioni emesse a partire da questa data. L’obiettivo del censimento è garantire maggiore trasparenza e uniformità nei controlli, creando un elenco pubblico consultabile dai cittadini. Durante la registrazione, gli enti dovevano fornire informazioni tecniche come marca, modello, posizione e documentazione di approvazione o omologazione.
Chi riceve una multa potrà verificare se l’autovelox che l’ha rilevata risulta regolarmente registrato. In caso contrario, la sanzione potrà essere contestata e considerata nulla, anche se il dispositivo è funzionante. Anche per gli autovelox inseriti nel censimento resta comunque possibile richiedere la prova dell’omologazione, requisito indispensabile per la validità legale delle rilevazioni.

