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Dal 29 novembre le multe rilevate dagli autovelox non registrati sulla piattaforma ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) sono considerate nulle. Si è infatti concluso il censimento nazionale obbligatorio che imponeva a tutti gli enti di inserire i propri dispositivi nel database ministeriale. E l’autovelox di Cesenatico, in Statale Adriatica, è registrato, questo significa che le multe che verranno staccate saranno valide.

Ma gli autovelox privi di registrazione rischiano ora di rendere invalide tutte le sanzioni emesse a partire da questa data. L’obiettivo del censimento è garantire maggiore trasparenza e uniformità nei controlli, creando un elenco pubblico consultabile dai cittadini. Durante la registrazione, gli enti dovevano fornire informazioni tecniche come marca, modello, posizione e documentazione di approvazione o omologazione.

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Chi riceve una multa potrà verificare se l’autovelox che l’ha rilevata risulta regolarmente registrato. In caso contrario, la sanzione potrà essere contestata e considerata nulla, anche se il dispositivo è funzionante. Anche per gli autovelox inseriti nel censimento resta comunque possibile richiedere la prova dell’omologazione, requisito indispensabile per la validità legale delle rilevazioni.

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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