Le associazioni di categoria della pesca tornano a far sentire la propria voce a Bruxelles contro le normative europee sulla pesca e i tagli ai finanziamenti UE, ritenuti una grave minaccia per la sopravvivenza del comparto. Oggi (giovedì 18 dicembre), saranno presenti nella capitale europea anche i rappresentanti delle cooperative della pesca associate a Legacoop Romagna, tra cui Manuel Guidotti di Legacoop Agroalimentare, unico rappresentante di Cesenatico alla manifestazione.
L’iniziativa nasce in risposta alle proposte della Commissione Europea sulla pesca per il 2026, che per il secondo anno consecutivo prevedono una forte riduzione dello sforzo ittico, con particolare impatto sulla pesca a strascico. Secondo le stime, l’Italia dovrebbe ridurre drasticamente le giornate di pesca in mare e rispettare nuovi limiti su specie ad alto valore commerciale.
Per il mare Adriatico il quadro appare particolarmente critico:
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–64% dello sforzo di pesca a strascico,
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–25% per i palangari,
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tagli alle catture di gamberi, alici e sardine,
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ulteriore –12,9% per lo strascico locale.
Restrizioni che rischiano di compromettere un settore dal forte valore economico e sociale, soprattutto per territori come la Romagna, storicamente legati alla pesca marittima.
Durante gli incontri istituzionali, sono stati affrontati anche temi chiave come la tutela della pesca a traino, l’impatto del cambiamento climatico, la tracciabilità dei prodotti ittici e i controlli sulle importazioni extra UE. Gli europarlamentari Stefano Bonaccini e Massimo Lupo hanno ribadito la necessità di superare politiche basate esclusivamente sulle restrizioni, promuovendo invece un approccio alla sostenibilità della pesca che integri ambiente, economia e dimensione sociale, fondato su dati scientifici aggiornati.
Critiche anche al Quadro finanziario pluriennale, che prevede solo 2 miliardi di euro per la pesca, giudicati insufficienti. Gli eurodeputati hanno chiesto maggiori risorse e fondi dedicati alla competitività del settore, utili per investimenti in energia, innovazione tecnologica e rinnovo della flotta. Legacoop ha espresso apprezzamento per l’ascolto e il confronto avviato.
Da sottolineare, inoltre, un risultato positivo emerso dal complesso negoziato nel Consiglio Agrifish a Bruxelles: per il Mediterraneo occidentale la riduzione delle giornate di pesca è stata rivista dal –64% al –39%, accompagnata da un impegno a introdurre misure di compensazione per garantire una prospettiva sostenibile agli operatori nel 2026. Un risultato reso possibile anche dal contributo determinante di Legacoop Agroalimentare. L’auspicio, sottolinea Legacoop Romagna, è che queste misure possano essere estese anche all’Adriatico e che nel Quadro finanziario 2028-2034 vengano stanziate risorse adeguate per un settore strategico dell’economia blu.
In provincia di Forlì-Cesena, il comparto conta 86 imprese attive, comprese quelle dell’acquacoltura. Nel corso del 2024, al Mercato ittico di Cesenatico sono stati commercializzati 8.888 quintali di prodotto (–5,5% rispetto al 2023) per un valore complessivo di 7,2 milioni di euro (+15,3%). La diminuzione dell’offerta ha determinato un aumento del prezzo medio del 22%.
Le cooperative segnalano inoltre difficoltà burocratiche, come l’obbligo di dotarsi entro gennaio dei dispositivi di localizzazione VMS e di aggiornamenti software, pena il fermo delle imbarcazioni. A ciò si aggiungono l’emergenza del granchio blu, che sta mettendo in ginocchio la molluschicoltura, e la richiesta di ampliare le quote di tonno rosso, ormai molto diffuso e predatorio nell’Adriatico.

