Come il delicato fiore blu che gli dà il nome, il Progetto Myosotis non dimentica i suoi piccoli protagonisti. Per il diciannovesimo anno consecutivo, il Primo Circolo di Cesenatico ha portato avanti questa iniziativa di promozione del benessere e prevenzione del disagio, un percorso educativo che ha accompagnato generazioni di studenti nella scoperta di sé e delle proprie emozioni.

Quest’anno il progetto ha preso il titolo evocativo di “Azione ed emozione” e per il terzo anno consecutivo ha scelto il teatro come strumento privilegiato per guidare i bambini alla scoperta del proprio mondo interiore.

Le classi quinte delle scuole primarie del Circolo sono state coinvolte in un emozionante percorso laboratoriale guidato da Giuseppe Viroli, attore e autore teatrale, fondatore del “Teatro Distracci” di Cesena. La sua esperienza nel campo dell’educazione teatrale ha rappresentato una garanzia per rispondere alle diverse esigenze dei gruppi classe. I laboratori, avviati nel mese di marzo in aule appositamente strutturate, si sono articolati in sei incontri per un totale di dieci ore di intervento per classe.

L’obiettivo è stato ambizioso quanto prezioso: portare i bambini alla scoperta e alla sperimentazione delle proprie emozioni attraverso tre canali espressivi fondamentali: il corpo, la voce e la narrazione.

Il culmine di questo percorso educativo si è concretizzato nelle “dimostrazioni” finali al teatro comunale di Cesenatico. La rassegna si è aperta giovedì 15 maggio con l’intervento del Maggiore Massimiliano Iori e del Tenente Davide Rossitto, Comandante del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Cesenatico. A seguire gli alunni e le alunne delle classi 5ªA e 5ªB della scuola primaria “Ada Negri” hanno portato in scena due esibizioni originali, frutto di un lavoro laboratoriale durato diverse settimane.

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Con “Bulloneria”, i giovani attori della 5ªA hanno saputo trasformare un tema complesso come l’esclusione sociale in una performance coinvolgente e riflessiva. Il lavoro scenico ha messo in luce le dinamiche spesso invisibili che si creano nei rapporti tra coetanei, offrendo al pubblico spunti di riflessione attraverso il linguaggio universale del teatro.

Gli studenti della 5ª B hanno invece conquistato la platea con “Guerrieri”, uno spettacolo che ha saputo trasformare le paure quotidiane in una narrazione avvincente sul tema del coraggio. Attraverso personaggi e situazioni che i bambini vivono ogni giorno, la rappresentazione ha mostrato come sia possibile trovare la forza per superare le difficoltà e costruire relazioni positive.

Il successo della prima serata ha trovato conferma venerdì 23 maggio con le esibizioni del plesso Leonardo da Vinci. La classe 5ªA ha conquistato il pubblico con “I.A. e robot: magie ed inganni”, doppia narrazione che intreccia la storia di PIPER, dispositivo intelligente che trasforma gli studenti in piccole star e quella di vagabondi addestrati a fingersi robot domestici fino alla scoperta finale della loro vera natura umana. Due storie per riflettere su tecnologia, successo e confini tra artificiale e umano.

La 5ªB ha invece proposto un originale adattamento de “Il bosco degli animali” di Italo Calvino, inserendo la narrazione nella realtà quotidiana di un gruppo di bambini di quinta che giocano alla guerra con i videogiochi.

A chiudere la rassegna, lunedì 27 maggio, sono stati gli alunni e le alunne delle classi 5ªA e 5ªB della scuola primaria “2 Agosto 1849” con la rappresentazione dal titolo “Volta la carta… alla ricerca di nuovi orizzonti”, nata da un progetto interdisciplinare che ha visto i bambini coinvolti nell’analisi e nel canto della celebre canzone di De André “Volta la carta”. Lo spettacolo si è concluso con l’esibizione canora di “Cosa faremo da grandi” di Lucio Corsi, lasciando nel pubblico un messaggio di speranza e di apertura verso il domani.

Il Progetto Myosotis rappresenta molto più di un’attività scolastica: è un investimento nel futuro emotivo e relazionale dei giovani cittadini. In un’epoca in cui l’educazione alle emozioni diventa sempre più centrale nel percorso di crescita, iniziative come questa dimostrano come la scuola possa essere un luogo di vera formazione umana, oltre che didattica.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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