Quest’anno festeggia 10 anni di attività e “stiamo lavorando di più rispetto gli anni passati, soprattutto nei giorni feriali”, racconta Brujo Sapia, anima e fondatore del Sand Gate, quel piccolo paradiso di Ponente che va controtendenza.

Un’oasi che resiste alla crisi del settore e alle logiche più commerciali della spiaggia, rimanendo fedele alla filosofia con cui è nata: natura protagonista, libertà assoluta per chi la vive. Qui non troverete file ordinate di ombrelloni a pagamento o pacchetti obbligatori: i lettini e gli ombrelloni sono gratuiti, il mare, la natura, la spiaggia e il cielo fanno il resto.

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Sand Gate
“Quando ho deciso di aprire – spiega Brujo – volevo creare un posto libero, senza costringere nessuno a fare scelte preconfezionate. Offriamo l’essenziale: spiaggia, docce, servizi igienici, bar e musica. Un luogo pensato per la gente di Cesenatico e dintorni, dove staccare la spina e respirare il mare”.

Col tempo, però, il Sand Gate ha conquistato anche turisti italiani e stranieri. “Qui è benvenuto chiunque ami il mare. La vicinanza alla spiaggia libera lo rende ancora più accessibile. Non c’è un target preciso: famiglie, giovani, anziani… tutti convivono in armonia, senza obbligo di consumazione”.

Un’idea rimasta immutata nel tempo, così come i prezzi. “Non li abbiamo aumentati negli anni, le difficoltà economiche del Paese ci sono e non posso non tenerne conto”.

Dietro al clima positivo, c’è anche la squadra: venti ragazzi tra i 18 e i 19 anni, smentendo tanti luoghi comuni sui giovani. “Se li responsabilizzi, li paghi il giusto e dai fiducia, rispondono con impegno. I clienti percepiscono il buon clima: qui si sta bene perché ci sono rapporti umani. I primi anni ho sempre investito sul personale e sulla musica, non pensando esclusivamente al profitto, venuto poi di conseguenza”.

Al Sand Gate si riscopre il contatto con la natura in un’epoca dominata da tecnologia e frenesia. “Ogni città dovrebbe avere il suo Sand Gate: un luogo dove rilassarsi, incontrarsi, condividere. Qui è un po’ come un’agorà, uno spazio comune nel rispetto reciproco. In dieci anni non ho mai avuto bisogno di un servizio di sorveglianza».

Forse è proprio questo il segreto del successo di questo “cancello di sabbia”: un posto dove l’ingresso è davvero per tutti, e dove la vera regola è scegliere liberamente come vivere il mare.

sand gate
Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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