Nella prima mattinata di martedì 23 settembre, la Guardia Costiera di Cesenatico, durante un’attività di controllo della filiera ittica, ha condotto alcune verifiche allo sbarco del pesce al porto, per accertare il rispetto delle disposizioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici in commercio, nonché della salvaguardia degli stock ittici.
Nel corso dei controlli è stato rinvenuto, a bordo di due pescherecci, un quantitativo di 860 chilogrammi di vongole, pescato in eccedenza rispetto alla quota giornaliera consentita. Il pescato, se immesso in commercio, in maniera non legittima senza i necessari controlli igienico – sanitari, avrebbe eluso le norme sulla tracciabilità della risorsa ittica rappresentando un potenziale pericolo per la salute del consumatore.

A entrambi i comandanti dell’unità è stata contestata una sanzione amministrativa di 2.000 euro, mentre il prodotto ittico, sottoposto a sequestro, è stato venduto attraverso asta pubblica al Mercato Ittico, secondo le procedure previste dalla normativa. L’intero ricavato dalla vendita è stato introitato dallo Stato.
Inoltre, in seguito a una segnalazione, è stato rinvenuto lungo il litorale a Levante di Cesenatico, a circa un miglio dalla costa, dal battello GC B142, un’imbarcazione con a bordo circa 240 kg di vongole, successivamente rigettato in mare in quanto ancora vivo.
Queste operazioni hanno condotto al sequestro di un totale di 1100 kilogrammi di molluschi bivalvi. Le attività svolte nella notte trascorsa rientrano nell’azione di vigilanza e controllo posta in essere regolarmente dalla Guardia Costiera per garantire non solo il rispetto delle norme in materia di pesca e prevenire e contrastare, in tal modo, il depauperamento e il sovra-sfruttamento delle risorse ittiche nazionali, ma anche per assicurare la tutela dell’ambiente marino e la sicurezza alimentare del consumatore.