Importante vittoria a Bruxelles per le marinerie romagnole: le vongole si potranno continuare a pescare anche in Adriatico, dove faticano a raggiungere una taglia superiore ai 22 millimetri, mentre la normativa europea imporrebbe un calibro di 25 millimetri. Alcuni deputati spagnoli avevano chiesto di estendere all’Italia la regola valida per tutti gli altri mari europei. Ma la Commissione Pesca del Parlamento Europeo ha garantito il mantenimento della situazione esistente almeno fino al 2030 per le acque territoriali italiane.
Il provvedimento è stato accolto con entusiasmo dalle marinerie cooperative romagnole, che Legacoop Romagna associa da Cattolica a Ravenna. Si tratta di un importante riconoscimento del ruolo del comparto ittico per l’equilibrio ambientale, di fronte a sfide come i cambiamenti climatici e la diffusione di specie aliene come il granchio blu.
Il commento di Eurodeputati del PD e gruppo Socialisti e Democratici
Gli eurodeputati del Partito Democratico e del gruppo Socialisti e Democratici (S&D) hanno espresso grande soddisfazione per l’esito della votazione.
Giuseppe Lupo e Camilla Laureti hanno parlato di «una decisione di equilibrio, che tiene insieme tutela dell’ambiente e futuro dei pescatori italiani», mentre Elisabetta Gualmini ha sottolineato come «la deroga sia necessaria anche a causa dei cambiamenti climatici e della diffusione del granchio blu, che stanno alterando gli ecosistemi marini».
Anche Stefano Bonaccini ha commentato l’esito del voto ricordando che «l’Europa ha scelto di stare dalla parte giusta, quella dei lavoratori e dei produttori di una delle eccellenze del nostro Paese».

Le dichiarazioni delle marinerie romagnole
Sono una sessantina le vongolare dei compartimenti di Rimini e di Ravenna, già alle prese con una produzione in costante calo e duramente colpite dalle morie di molluschi — l’ultima, nei primi di settembre, ha toccato punte del 70% su almeno metà della costa, riducendo a pochi mesi all’anno il lavoro dei pescatori.
«Il lavoro congiunto e unitario della categoria dei pescatori con le proprie rappresentanze associative ha portato i frutti tanto attesi», commenta Nicola Tontini, direttore della Cooperativa Casa del Pescatore di Cattolica.
«La proroga ottenuta alla deroga della taglia minima assicura continuità lavorativa per le oltre 700 imprese italiane, tra cui 40 a Cattolica. Le sfide sono ancora molte e la strada lunga, ma questa è l’ennesima conferma del valore della cooperazione e del condurre un’azione congiunta».
«È una vittoria della serietà e della cooperazione», commenta Manuel Guidotti, presidente del Consorzio di Gestione delle Vongole del Compartimento Marittimo di Ravenna.
«Negli anni i nostri consorzi hanno dimostrato di saper coniugare sostenibilità e responsabilità, adottando volontariamente misure di fermo pesca e buone pratiche gestionali che oggi vengono riconosciute anche a livello europeo. Questo risultato dà stabilità alle imprese e serenità a centinaia di famiglie che vivono di mare. L’Italia ha dimostrato di saper fare sistema».
Guidotti sottolinea però come la situazione in mare resti complessa:
«Negli ultimi mesi abbiamo osservato fenomeni di moria e difficoltà di crescita del prodotto, legati alla ciclicità dei processi di anossia e ipossia che interessano il compartimento di Ravenna. È un segnale che ci ricorda quanto la gestione ambientale sia parte integrante della sostenibilità della pesca. Dobbiamo continuare a lavorare con il mondo scientifico per comprendere meglio le dinamiche del mare e anticipare le criticità».
Legacoop Romagna associa 362 cooperative nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, che complessivamente sviluppano un valore della produzione pari a 7,5 miliardi di euro e occupano più di 25mila lavoratori; i soci sono oltre 320mila.