Centro di accoglienza notturno per senza tetto in pieno centro storico. L’argomento “dormitorio” torna a serpeggiare tra chi conosce la situazione (gli spunti non mancano) tanto più in vista dei mesi freddi che sono alle porte. Che ne sarà del convento dei Cappuccini? Sarà ancora destinato a questo scopo?
La situazione, già difficile in partenza, ha dato segni di preoccupazione a primavera quando, chi era ospitato è stato legittimamente allontanato in quanto non vi era più un’emergenza freddo. Ne sono scaturiti gesti plateali che hanno richiamato l’attenzione del pubblico e dei media locali dando al centro cittadino un’immagine non proprio edificante.
La povertà non è un reato, ma certi atteggiamenti come urla, schiamazzi e altro non sono rispettosi della comunità che dà asilo.
Rifugio notturno open air
Da allora il porticato del convento è stato usato come rifugio notturno da chi non ha trovato un altro posto. Va detto senza tenere sempre comportamenti consoni visto che più volte ci sono stati schiamazzi e risse sventate.
Smentite e novità
Ora la questione torna alla ribalta con alcune voci infondate che sono state smentita. Quella secondo cui il comune prenderebbe in gestione lo stabile è la prima a essere smentita. La struttura è sempre in carico alla Curia. Il comune, da quanto si sa ad ora, sta aspettando che la Curia individui il gestore nel mondo delle associazioni caritatevoli. La Caritas quindi potrebbe aver lasciato spazio ad un’altra realtà. Ed è comprensibile.
Critiche via social
Non mancano le prese di posizione dei residenti. “Non si capisce il perché due “bisognosi” debbano stare a dormire fuori da una struttura vuota… Non sono persone con le carte in regola per poter accedere? Allora non si capisce perché debbano comunque avere il permesso di orbitare e bivaccare in questo modo, alterati e aggressivi verso chi abita nelle vicinanze”. Questa una di quelle che è possibile leggere nei social con la consapevolezza che esprime anche il pensiero di altri.

