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L’ appuntamento

Il secondo incontro dal titolo “Progettare la natura, giardini d’occidente: dal medioevo al barocco”, si terrà al Museo della Marineria giovedì 20 novembre alle ore 16.00.

La conferenza è organizzata dall’Università per gli Adulti in collaborazione con il Centro Sociale Anziani e il Comune di Cesenatico e con la partecipazione di Glamping Cesenatico Camping Village, Associazione Albergatori ADAC, Coop Esercenti Stabilimenti Balneari e Romagna Banca.

Luogo di ricreazione e di svago, di piacere estetico e simbolo di potere, ma anche luogo di sperimentazioni botaniche e campo di applicazione di complessi congegni idraulici: il giardino è tutto questo e molte cose ancora.

I due incontri di quest’anno affronteranno la storia dei giardini dal Medioevo al Barocco; verranno, pertanto, illustrati i momenti cruciali, gli sviluppi e la diffusione di quello che viene generalmente chiamato “giardino all’Italiana”, evidenziandone gli aspetti peculiari dal punto di vista formale, architettonico e ideologico.

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Manierismo e barocco

Nel passaggio dal Rinascimento al Manierismo, il giardino perde la compostezza armonica e razionale per assumere un carattere più dinamico, artificioso e teatrale. Il gusto manierista predilige la sorpresa, l’illusione ottica, il capriccio. Nei giardini delle ville toscane e laziali compaiono grotte, ninfei, automi idraulici, sculture fantastiche e complessi giochi d’acqua. L’elemento naturale viene plasmato in forme impreviste e suggestive, riflesso di un gusto colto e sperimentale che ricerca il meraviglioso e il bizzarro.

Nel Seicento, col Barocco, questa tendenza si amplifica: il giardino diventa un vero spazio scenografico, parte integrante dell’architettura e della rappresentazione del potere. Le prospettive si allungano, le terrazze si articolano su più livelli, le fontane diventano monumentali e le sculture assumono un ruolo narrativo, quasi teatrale. Il giardino barocco italiano è un paesaggio “in movimento”, dove l’acqua, la luce e la vegetazione creano effetti spettacolari. La natura diventa così strumento di meraviglia e di celebrazione, espressione del dialogo tra arte, scienza e potere.

Corrado Iotti

Il relatore: Iotti Corrado

Laureato nel 1984 in ARCHITETTURA allo IUAV di Venezia.Docente di ruolo nei Licei dal 1987.Docente di Storia dell’architettura nel Biennio post-diploma per geometri di Reggio Emilia. Architetto ed insegnante di storia dell’arte nei licei.Relatore in corsi di Storia dell’Arte,Storia dell’Architettura e dell’Urbanistica organizzati da diversi Comuni e Associazioni della Provincia di Reggio Emilia. Collaboratore delle Case editrici Loescher di Torino e Bruno Mondadori di Milano nell’ambito dell’editoria scolastica. Autore (con Giancarlo Grassi) del volume La Basilica di San Prospero a Reggio Emilia, Mille anni di storia, arte e devozione, edito da Diabasis.

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