Il riconoscimento
La cucina italiana è stata riconosciuta, nella sua interezza, patrimonio dell’umanità Unesco.
A deliberarlo è stato il Comitato intergovernativo dell’Unesco, riunitosi in India a New Delhi.
Il commento di Michele De Pascale: “il riconoscimento anche grazie ad Artusi”
Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale ha commentato il prestigioso riconoscimento ottenuto dalla cucina italiana con un post su instagram : “La cucina italiana è patrimonio Unesco. Un riconoscimento che vede l’Emilia – Romagna in prima linea, con le sue 44 Dop e Igp: un patrimonio fatto di qualità, tradizioni, lavoro quotidiano e storie che parlano di territorio e comunità.
Un risultato costruito grazie all’impegno di agricoltori, produttori, chef e di realtà come Casa Artusi, che da Forlimpopoli porta in tutto il mondo la cultura di Pellegrino Artusi, il padre della cucina italiana, e che ha contribuito a costruire il valore e i contenuti di questo importante percorso.
Ora tocca all’Italia valorizzare questo traguardo, tutelando i propri prodotti promuovendoli a livello internazionale, raccontando il valore delle imprese, dei consorzi, della ristorazione e del sistema enologico”.
Le parole dell’On. Jacopo Morrone: “Grande soddisfazione”
“Grande soddisfazione” è stata espressa dal deputato Jacopo Morrone, presidente della ‘Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’ alla notizia che la ‘Cucina italiana’ è stata nominata ufficialmente ‘Patrimonio culturale immateriale dell’umanità Unesco’.
“Un riconoscimento che ci riempie di orgoglio – evidenzia Morrone – anche perché ero presente a New York con una delegazione della Commissione all’evento durante il quale è stata lanciata la candidatura e oggi sono fiero di vedere l’obiettivo raggiunto. Questa nomina premia quel mix di cultura, tradizioni, capacità, inventiva, storia, qualità che caratterizza la cucina italiana, formata delle tante specificità culinarie regionali, e il ‘Made in Italy’ che hanno reso il nostro Paese e i nostri produttori famosi nel mondo”.




