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Non si spegne il pensiero per la Palestina, pronto un flashmob in Piazza Spose

L’organizzazione si è messa in moto oggi tramite i social. Il promotore è Francesco Occhipinti, caposaldo delle manifestazioni e iniziative in cui l’uomo, o l’ambiente è al centro. A unirle il valore del rispetto. Un concetto che quotidianamente è deturpato in più contesti; lavorativo, affettivo ecc.

“Fra poco sarà Natale e molte persone sono già immerse nelle attività prenatalizie. Eppure, credo che nessuno di noi possa ignorare le sofferenze delle nostre sorelle e dei nostri fratelli palestinesi. Mentre qui si accendono le luci, si ascoltano canzoni di festa e qualche bambino impara a memoria una poesia da recitare ai propri cari, dall’altra parte del mare c’è chi affronta fame, freddo, paura e violenza”. Inizia così la sincera chiamata alla mobilitazione.

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cesenatico per la pace

In foto una immagine della manifestazione Cesenatico per la pace

“Per non travolgere la memoria dal ritmo delle festività”

“In questi mesi abbiamo fatto molto – ricorda Francesco -, abbiamo messo in campo energia, impegno e presenza. Ma questo è un periodo particolare, un tempo in cui la memoria rischia di essere travolta dal ritmo delle festività. Non possiamo permettere che accada. Non ora”.

Per questi motivi c’è la volontà di organizzare un flashmob a Cesenatico: “un gesto simbolico di solidarietà, vicino al mare, perché il nostro gesto sia come una carezza che attraverso l’acqua possa arrivare dall’altra parte”.

“Lo vorrei fare – spiega Francesco – vicino alla statua che rappresenta l’attesa di madri, mogli e figli che guardavano l’orizzonte aspettando il ritorno dei pescatori: un luogo che parla di speranza, dolore e amore. Vi aspetto il 20 dicembre alle ore 15, in Piazza Spose dei Marinai a Cesenatico. Spero che vi unirete a me, e che saranno tante le mani pronte a portare quella carezza dall’altra parte del mare”. Sono gradite bandiere o simboli di pace.

Sarebbe interessante se per un momento le persone superassero le proprie distanze indotte e si unissero superando le divisioni lanciando un semplice messaggio di rispetto. Il periodo tra l’altro è particolarmente evocativo visto che nelle case di molti non mancherà il presepe che, di solito, al centro ha una capanna in Palestina.

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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