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Uno sguardo sull’anno che si chiude e sulle sfide che attendono Cesenatico. Il sindaco Matteo Gozzoli ripercorre il 2025 tra momenti personali difficili, scelte amministrative complesse e progetti che segnano una possibile svolta per la città: dagli investimenti sul turismo e sulla riqualificazione urbana, al rapporto con i grandi operatori privati, fino alle prospettive politiche future.

Guardando al 2025, qual è stato il momento più difficile che ha dovuto affrontare come sindaco?

“Ne indico almeno tre. Il primo, a gennaio in occasione della sentenza di primo grado del processo Radici, una vicenda che mi ha visto protagonista e che ha avuto un peso emotivo considerevole. Il secondo momento è stato a giugno la scomparsa di mia nonna paterna. L’unica nonna ancora in vita, la memoria di famiglia. Il vuoto che ha lasciato fatico ancora oggi a colmarlo. Infine, il 5 ottobre la mareggiata ci ha fatto vivere momenti critici e difficili insieme alle famiglie e alle imprese colpite”.

C’è stato invece un momento che considera una svolta, o comunque particolarmente significativo, in questo anno che si chiude?

“I momenti sono stati due a fine anno. In autunno, quando siamo stati assegnatari del fondo per il turismo relativo al recupero dell’ex Lavatoio: 1,6 milioni di euro dal Ministero del Turismo che insieme ai 1,9 milioni del Comune rimetteranno a nuovo una parte del centro storico. Il secondo momento, i primi di dicembre, con il nuovo incontro con il gruppo Falkensteiner che ci ha consentito di trovare un’intesa su un nuovo progetto per la città delle colonie di Ponente”.

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Col senno di poi, c’è un progetto o una decisione che oggi rifarebbe in modo diverso?

“Quando si fa il sindaco e si amministra si devono prendere decisioni ogni ora del giorno. A volte ripesandoci su capita di dirsi che certe scelte si potevano fare in modo diverso, ma col senno di poi è tutto più semplice”.

Prima della fine del suo mandato, qual è l’opera o il risultato che le piacerebbe riuscire a vedere compiuto?

“Mi piacerebbe vedere viale Colombo finalmente riqualificata e rimessa a nuovo con nuovi arredi, marciapiedi e una ciclabile di grandi dimensioni. Non vedo l’ora di vedere finalmente giovani e famiglie non più costretti a camminare in mezzo alla strada, ma a godersi uno degli spazi più belli di Cesenatico”.

Nonostante gli interventi sul verde pubblico e la riapertura dello stadio Moretti ai concerti, molti cittadini continuano a indicare come criticità proprio il verde e la carenza di eventi turistici. Cosa risponde a queste osservazioni?

“Nella primavera prossima interverremo con un piano straordinario su arredi, giochi e verde in diverse aree del territorio, ma non ci fermeremo qui. Abbiamo previsto maggiori risorse per Cesenatico Servizi in tema di sfalci del verde nei parchi e nei giardini. Anche sulle manutenzioni stradali abbiamo aumentato le risorse. Non nego che ci siano criticità, ma allo stesso tempo non siamo rimasti con le mani in mano, contiamo di migliorare in modo significativo le cose. In tema di eventi il discorso è molto ampio. Dico solo che in questi anni abbiamo sempre incrementato risorse e numero di eventi turistici, sportivi e culturali. Continueremo a farlo, ma penso che al netto delle critiche in questi anni diversi risultati siano evidenti. Penso all’accensione del Presepe della Marinaria: oggi tutti diamo per scontato un evento da 10.000 persone a dicembre che fino a qualche anno fa non esisteva”.

Matteo Gozzoli 2024

Come ha interpretato il cambio di approccio del gruppo Falkensteiner nei confronti dell’amministrazione comunale e, più in generale, della città di Cesenatico?

“La mia posizione e quella dell’amministrazione non sono state comprese da tanti in questi mesi. Adesso sarà evidente a tutti come nessuno volesse allontanare investitori così importanti nel mondo del turismo europeo, ma semplicemente occorreva un progetto di grande sostenibilità ambientale che valorizzasse l’area di Ponente come area turistica per il futuro di Cesenatico. Un progetto che restituisse alla collettività spazi e qualità urbana e che allo stesso tempo desse ai privati la possibilità di investire. Stiamo trovando la strada giusta per tenere insieme questi pezzi. Per Cesenatico avere un gruppo così forte che è già proprietario di diverse aree penso sia un grande valore aggiunto per il rilancio turistico della Città delle Colonie e non solo”.

C’è un progetto già in cantiere di cui non si è ancora parlato pubblicamente? Anche solo un indizio…

“I progetti del prossimo triennio sono tutti pubblici nel piano triennale degli investimenti. Nel 2026 ritengo che uno dei progetti che avrà più ricadute sulla cittadinanza sia il nuovo sportello facile. Stiamo riorganizzando URP e servizio anagrafe in un unico luogo, riorganizzando i servizi per semplificare e migliorare la vita dei nostri concittadini. Contano le opere pubbliche ma anche i servizi sono fondamentali”.

C’è stato un “colpo basso” dell’opposizione che non si aspettava durante quest’anno?

“No, non ricordo colpi bassi. Spesso dissento con i consiglieri di minoranza perché tendono troppo spesso a confrontare l’oggi con il periodo dal 2011 al 2016. In quasi 10 anni il mondo è cambiato in modo vorticoso, e fare paragoni non porta a niente di costruttivo per il futuro di Cesenatico”.

Matteo Gozzoli 2024

In vista delle elezioni amministrative del 2027, che probabilmente la vedranno fuori dalla corsa diretta, che scenario si aspetta per Cesenatico?

“Mi aspetto come sempre uno scenario di grande equilibrio con l’auspicio che il centrosinistra che ha governato negli ultimi anni sappia sviluppare un progetto per il futuro di Cesenatico che segni una netta differenza tra gli elettori lanciando allo stesso tempo un messaggio trasversale”.

Se dovesse tracciare un identikit – o fare un nome – chi le piacerebbe vedere come candidato sindaco del centro-sinistra nel 2027?

“Manca un anno e mezzo al voto, ancora è presto. Di certo nel centrosinistra non mancano persone preparate e capaci”.

Il 2026 sarà l’ultimo anno da sindaco prima di un possibile approdo in Regione o a Roma, oppure il suo futuro politico è ancora tutto da scrivere?

Il futuro non è scritto diceva Joe Strummer. Al momento penso a finire al meglio questo percorso, poi si vedrà, ma sono altrettanto certo che devo rientrare nel mondo del lavoro. La politica è e sarà una passione che impegnerà parte della mia vita, oggi non so con quali sbocchi”.

Dove e come trascorrerà il Natale?

“Rigorosamente a casa a Cesenatico insieme alla mia famiglia”.

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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