Dopo un 2014 molto difficile, con una tendenza in costante calo almeno dal 2012, i dati delle presenze turistiche tendono a migliorare. Infatti, in base ad una elaborazione dell’Ufficio Studi di Cna Forlì-Cesena sui dati della provincia, nel bimestre giugno-luglio, per i nove comuni del Rubicone e Mare si è assistito a un incremento delle presenze del 4,7% (quasi 100.000 giorni di permanenza in più, rispetto allo stesso periodo del 2014).
A questo si accompagna un aumento degli arrivi del 2,2% (+ 6.000 turisti), che si inserisce nella tendenza positiva della provincia, che segna nel bimestre un incremento del 3,5% (+12.000 turisti). “Certo, se il dato viene letto su almeno 4 anni la tendenza è ancora negativa in termini di numero di notti (-5,7%), soprattutto a causa del vistoso calo nel Comune di Cesenatico (-8%), ma si tratta quantomeno di un’importante inversione di tendenza che, – spiegano da Cna – con la probabile riconferma dei numeri positivi anche nel mese di agosto, può portare ad essere ottimisti”.
Analizzando più in profondità i dati, si scoprono interessanti differenze, soprattutto per tipologia di cliente. In particolare, l’incremento di quest’anno per il Rubicone e Mare è dovuto ai turisti italiani (+7% di presenze e +5% di arrivi), mentre si assiste a una riduzione di quelli stranieri (-2,6% di presenze e -8,2% di arrivi). La situazione cambia nettamente se si osserva quel che succede a partire dal 2012. Mentre per gli italiani gli arrivi sono stabili, calano nettamente il numero di notti trascorse (circa -8%). Al contrario, per gli stranieri diminuisce il numero di persone che scelgono di venire nel territorio, ma aumenta lievemente il periodo di permanenza.

“Perché il nostro territorio sia appetibile, bisogna che le sue anime turistiche si coordinino – continua Lucchi – come Cna da tempo sosteniamo che le strategie turistiche debbano essere in capo almeno all’Unione dei Comuni Rubicone e Mare. Questo permetterebbe di adottare scelte coordinate, mostrando ai turisti balneari anche la pluralità delle nostre anime storiche, culturali, gastronomiche. Per fate questo è necessario organizzare i trasporti fra i territori, fare una promozione unica, organizzare gli eventi in modo omogeneo, con un unico palinsesto in tutto il territorio”.

