Presunti abusi edilizi al Grand Hotel da Vinci di Cesenatico che sarebbero stati compiuti nei lavori di ristrutturazione dalla ex colonia Veronese all’attuale 5 stelle. La Procura ha chiuso le indagini preliminari e il pubblico ministero ha richiesto una perizia tecnica.
Otto le persone indagate: tra le quali il sindaco Roberto Buda per abuso d’ufficio. Il primo cittadino non avrebbe preso in giusta considerazione le segnalazioni di irregolarità del vicino di casa della struttura alberghiera, inoltre avrebbe consentito lo stravolgimento dell’accordo di programma per il recupero e la valorizzazione della colonia Veronese.
Gli altri sette indagati sono il dirigente comunale e responsabile dell’ufficio tecnico Vittorio Foschi, i titolari dell’hotel Antonio Batani e la moglie Luciana Perugini, i progettisti e i direttori dei lavori.
Sulla questione interviene il Pd di Cesenatico. “Il gruppo del Partito Democratico ad oggi è stato l’unica forza politica a chiedere spiegazioni all’amministrazione e al sindaco in merito alle autorizzazioni rilasciate per l’apertura della struttura – spiegano il segretario Mario Drudi e il capogruppo Matteo Gozzoli – Sin dal 2013 abbiamo presentato due interpellanze con le quali chiedevamo lumi sull’iter autorizzativo seguito per l’apertura dell’hotel, sui motivi per cui il privato non aveva ancora eseguito le opere pubbliche previste dall’accordo di programma (opere ancora attese dalla città) e infine sul permesso con il quale si è concesso l’ampliamento dello stabilimento balneare”.


