I gruppi consiliari di maggioranza PdL e UdC (manca all’appello la Lega Nord) rispondono all’attacco del Partito Democratico al sindaco Roberto Buda sulla chiusura delle indagini preliminari sulla ristrutturazione del Grand Hotel da Vinci, che vede il primo cittadino indagato per abuso d’ufficio.
“Il Pd è garantista solo quando si parla dei suoi esponenti. Noi, come forza politica di centro destra, rispettiamo l’operato della Magistratura, desideriamo però che le garanzie contenute nella Costituzione valgano per tutti, dal primo all’ultimo cittadino – spiegano da PdL e UdC – Qualcuno del vecchio Pci diceva: ‘calunniate, calunniate, qualcosa resterà…’. Prendiamo atto che la demonizzazione dell’avversario politico, attraverso il pubblico linciaggio, ha purtroppo ancora numerosi eredi nell’attuale Pd, che solo autodefinendosi democratico dimostra ancora una volta la sua anima elitaria e radical-chic con atteggiamenti sempre più ostentati di una presunta superiorità morale della quale non se ne intravede neppure l’ombra”.

Ma i gruppi di maggioranza puntano il dito anche contro il Movimento 5 Stelle: “A proposito del M5S è curioso notare come le costanti grida di ‘al lupo, al lupo’ siano oramai divenute un ritornello stucchevole e privo di proposte concrete lasciando intravedere una pochezza di idee preoccupante. L’atteggiamento di chi ritiene di sapere sempre tutto denota una notevole superbia mentale che mal si sposa con chi ha l’illusione di prendere in mano le sorti della città”.
“Il costante impegno da parte di questa amministrazione di fare il possibile per migliorare la nostra città, è concretizzata dalla gestione onesta e capace del sindaco Buda, della Giunta e dei suoi consiglieri comunali, e la costruzione del Grand hotel Da Vinci ne è uno dei tanti esempi. Condanniamo con fermezza lo sciacallaggio mediatico perpetrato dal Pd e dal M5S”.
