
«In questi giorni nella casa e nelle aziende di Cesenatico stanno arrivando le cartelle di saldo della Tari. La sorpresa amara è un aumento che va dal 20 al 25 % rispetto allo scorso anno – spiega Albertini – Non è più tollerabile né sostenibile. Le imprese sono in sofferenza economica e di consumi, la fase invernale e quella più difficile e le scadenze sulle tasse, rifiuti e Imu cadono tutte nel periodo più delicato per le nostre imprese. Gli aumenti dei rifiuti sono ingiustificati rispetto al servizio fornito e rispetto ai giorni di apertura di hotel , ristoranti, stabilimenti balneari e imprese in generale che sono tartassati pesantemente».
«Mediamente un hotel di 50/60 camere può pagare circa 15mila euro di Tari e altrettanti di Imu su cui grava in più anche la tassa di scopo. Lo stesso sistema dei rincari ingiustificati lo abbiamo sulle utenze gas, luce, acqua e tutto questo mentre i servizi calano, in controtendenza a quello che le nostre aziende stanno facendo per reggere crisi e concorrenza. Si aumentano infatti i servizi e si abbassano i prezzi pur di far quadrare i conti. Oggi per le imprese l’accesso al credito è spesso una strada tortuosa e difficile, non possiamo infatti usare quei pochi crediti ottenuti solo per pagare tasse e balzelli e toglierli dagli investimenti, per poi sentirci anche dire che abbiamo imprese vecchie e non al passo con i tempi».
«Bisogna ragionare di più sul giusto prezzo rispetto al consumo, ma soprattutto rispetto al servizio – conclude Albertini – Inoltre è necessario prendere in considerazione la possibilità di fatturare i costi di Imu e Tari mensilmente o bimestralmente per diluire le rate delle fatture, ma specialmente vedere di abbassarli perché troppo costosi».
