A dare il quadro epidemiologico della situazione pediatrica è Alberto Villani, presidente della Società italiana di pediatria (Sip) e membro del Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza Coronavirus: “Poco più di duemila diagnosi nei soggetti tra 0 e 18 anni con circa 400 casi distribuiti uniformemente per ogni fascia di età: fino al primo anno di vita, 2-6 anni e 7-11 anni, tranne per quella 12-18 in cui sono stati registrati all’incirca 900 casi”.
Villani tranquillizza la popolazione con un dato: “Le ospedalizzazioni pediatriche per Covid-19 sono veramente poche, 44 casi fino al primo anno di vita e una ventina/trentina nelle altre fasce di età, pari a circa il 7% di tutti i pazienti in età pediatrica. Inoltre – ha sottolineato il medico – non abbiamo casi pediatrici critici. E questo è il risultato del sacrificio dello stare a casa. Infatti più aumentano i numeri e il coinvolgimento della popolazione, più il rischio che anche i bambini possano avere conseguenze è alto. Non in tutti i Paesi si sta verificando questa situazione, in Italia le cose stanno andando particolarmente bene”.
Percorso nascita e allattamento al seno. Il pediatra ribadisce che “il percorso nascita è garantito e sicuro sia per le donne positive al Covid-19 sia per le altre, grazie a dei percorsi strutturati in tutte le regioni”. Nessun rischio anche per l’allattamento al seno, che “è sempre e comunque possibile, seguendo le direttive che vengono date al punto nascita”.
I vaccini. Un altro punto toccato da Villani riguarda il vaccino contro SarsCoV2: “Sta facendo un percorso a tempi di record, credo che si possa essere fiduciosi di ottenere qualcosa in tempi straordinariamente rapidi e questo ci conforta molto”. In merito all’iter vaccinale pediatrico, l’esperto ha ribadito che “può e deve essere garantito e continuato, a maggior ragione in questo periodo”. Infine, per l’autunno “sarà molto importante che tutti quelli che si devono vaccinare per l’influenza lo facciano, specialmente anziani, malati cronici, bambini”, indica Villani.
Continuità assistenziale garantita negli ospedali. “Negli ospedali è garantita la continuità assistenziale per i bambini con patologie croniche o problemi importanti – ha ricordato in fine il pediatra – Si deve andare tranquillamente in ospedale. Tutti i bambini con sintomi che meritano l’attenzione ospedaliera, è giusto che vengano assistiti nei tempi e modi dovuti. Il tutto avviene in piena sicurezza e tranquillità”.