Ad una settimana dal via (1° luglio) il bonus turismo resta ancora un enigma.
Sul piano teorico, l’ultima nota diramata dall’Agenzia delle Entrate ha chiarito diversi aspetti sulle modalità di utilizzo del voucher. Ma, sul piano pratico, nulla ancora si sa della piattaforma informatica che dovrà gestirlo.
Il bonus, infatti, potrà essere richiesto e sarà erogato esclusivamente in forma digitale. Per ottenerlo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identita Elettonica). Al momento della richiesta del bonus, infatti, si dovranno inserire le credenziali SPID e successivamente fornire l’Isee che non dovrà essere superiore ai 40mila euro. Fino a qui nulla di eccessivamente complicato.
Per generare il “Bonus Vacanze”, però, sarà necessaria anche un’app per smartphone a cui il turista dovrà obbligatoriamente accedere per ottenerlo. Su questo punto, l’Agenzia delle Entrate precisa che “presto vi forniremo indicazioni precise”, ma il tempo scorre e la promessa di una piattaforma digitale attiva a metà giugno intanto è già stata disattesa. Senza quell’app, infatti, il cliente non potrà usufruire del bonus da mostrare all’albergatore all’atto del pagamento del soggiorno e dunque sarà chiamato a pagare il prezzo intero della vacanza come da listino. Ma anche dalla parte del gestore dell’attività turistica non mancano le domande: in che modo, ad esempio, dovrà “leggere” (e registrare) quel bonus sullo schermo del telefonino?
Se la piattaforma digitale non sarà pronta e collaudata per il 1° luglio, è probabile che il Governo decida di procedere come per il bonus biciclette, ovvero “intanto tenete la fattura e poi vi faremo sapere…”.