“Se lo scorso anno – si legge in una nota dei 5 stelle – le entrate e l’imposta di soggiorno sono state destinate per lo più a coprire le tante spese di un ente pubblico lontano dall’efficientamento tanto promesso dall’amministrazione Gozzoli, anche per il 2020 ci sarà poco da stare allegri, tant’è che lo stesso Sindaco spera di arrivare al pareggio di bilancio. Eppure sulla stampa il Sindaco esce con proclami di realizzazione di progetti, per poi scoprire come in realtà, se non vi fossero contributi statali, regionali o bandi, nulla si realizzerebbe: troppe difficoltà economiche e progettuali che in questi anni hanno accompagnato l’amministrazione”.
“Una cittadina come Cesenatico – sottolineano i 5 stelle – , con il suo potenziale turistico e con il suo patrimonio culturale dovrebbe ritrovarsi in una situazione diversa: basti pensare al Museo della Marineria o al Teatro Comunale, che sono fiori all’occhiello su cui investire ed invece si trovano con una gestione economica in perdita, troppe spese e troppe poche entrate.
Il Teatro comunale ha incassato nel 2019 circa 36 mila € costando ai cittadini di Cesenatico quasi 280 mila euro e il Museo della Marineria, seppure con incassi più elevati, ha costi di gestione ancora più sostenuti tali da determinare 339 mila euro di buco. Perché in questi anni non si è puntato su un rilancio culturale? E perché senza alcun particolare tentativo di rilancio delle due strutture di spicco i costi di gestione sono costantemente in aumento?”.
“È necessario porre rimedio a questa situazione, con una maggiore attenzione ed una finalizzazione accurata degli interventi, che forse la figura di un direttore artistico, come suggerita tempo fa dal MoVimento 5 stelle avrebbe aiutato.
Occorre investire nell’offerta culturale valorizzando le opportunità che offre Cesenatico con un progetto a lungo termine. Invece sono pochi gli investimenti in conto capitale, nessun cantieramento di opere che possa fungere da volano per la città, come Vena Mazzarini o riqualificazione del lungomare su tutti, ma neppure le piccole manutenzioni con il verde pubblico e parchi comunali che versano in condizioni di degrado che mortifica i pochi turisti e residenti.
Il rendiconto certifica poi una difficoltà nel funzionamento dell’Ente pubblico e nella riscossione dei tributi: infatti il Fondo crediti di dubbia esigibilità raggiunge la stratosferica cifra di 28 milioni di euro, per lo più imposte e sanzioni non riscosse. Perché i cittadini non pagano e perché l’azione dell’amministrazione non riesce ad essere minimamente incisiva?”.
“Di nuove piste ciclabili non se ne parla, quella sul Pisciatello è in cantiere da 20 anni e anche a fronte di finanziamenti regionali si tergiversa, la gestione dei rifiuti in linea con l’ ultimo ventennio con costi del servizio enormi e qualità insufficiente. Gli oneri di urbanizzazione ormai al lumicino certificano lo stallo di Cesenatico: dopo la cancellazione del RUE a settembre 2017 in termini urbanistici la città è finita in un limbo eterno. Dovevamo essere il primo comune in regione ad adottare il PUG secondo la nuova legge regionale e ciò doveva avvenire entro il 2018. Se per amministrare Cesenatico bastasse qualche evento di grido e le dirette Facebook non avremmo nulla da dire, purtroppo non basta e serve molto di più”.