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Nella vita di tutti i giorni quanta attenzione prestiamo a quello che mangiamo? Un’alimentazione sana e corretta è alla base della nostra salute sia fisica che psichica. Ma quanti sanno cosa significhi adottare uno stile di vita sano? Lo abbiamo chiesto al dottor Giulio Maria Ranalli, biologo e nutrizionista che, insieme al dottor Stefano Manera, medico funzionale, omeopata, anestesista, sarà presente giovedì 4 e venerdì 5 febbraio al poliambulatorio Giano di Cesena per consulenze specifiche sulle problematiche della salute e dell’alimentazione.

Dottore, un biologo nutrizionista e un medico funzionale in un’unica consulenza, che tipo di approccio proponete ai pazienti?

“Si tratta di un approccio multidisciplinare e congiunto che propone una consulenza il più completa possibile per approfondire al meglio le diverse problematiche di salute. Tratteremo di problematiche nutrizionali, patologie gastrointestinali, patologie autoimmuni e metaboliche che possono essere affrontante attraverso un approccio ‘olistico’ a 360 gradi. Il nostro sarà un sostegno medico-nutrizionale. Sconsigliamo fortemente il fai da te, per questo daremo strumenti e informazioni utili sia per la cura che per la prevenzione”.

nutrizionista giano

Quali sono le patologie che più frequentemente affronta con i suoi pazienti?

“Le problematiche più frequenti sono quelle collegate al nichel, onnipresente nella nostra alimentazione. Molti manifestano problematiche con una sintomatologia aspecifica, e proprio per quest’ultimo aspetto non sempre è facile riconoscerla. Sempre più spesso mi trovo di fronte persone con patologie autoimmuni che trovano enorme beneficio dal cambio di alimentazione”.

Per quanto riguarda le patologie metaboliche?

“Sono problematiche che influenzano il metabolismo dell’organismo e la sua capacità di disgregare il cibo. In primis troviamo il diabete, ma anche l’insulino-resistenza, una condizione che si viene a creare quando le cellule dell’organismo presentano una scarsa sensibilità all’insulina. In generale si tratta di patologie che raramente vengono trattate da molti professionisti della nutrizione in ambito di prevenzione”.

 
 
 
 

Invece le patologie autoimmuni che cosa sono?

“Le patologie autoimmuni possiamo considerarle come un vero e proprio attacco da parte del nostro sistema immunitario nei confronti di alcuni organi o tessuti o distretti corporei e sono direttamente collegate a una alterazione della permeabilità dell’intestino che sappiamo essere la porta d’ingresso per tossine e inquinanti. Inoltre quando parliamo di queste patologie non si può non tenere conto della sfera emotiva. Non a caso si parla di asse intestino-cervello, un binario di comunicazione che mette in collegamento il cervello con l’intestino”.

Poi ci sono anche le intolleranze e le allergie…

“Al di là di quelle che conosciamo da tempo (ad esempio l’intolleranza al lattosio) esiste anche la sensibilità al glutine – che non è celiachia –, spesso sottovalutata, perchè per identificarla è necessario lavorare in maniera empirica, non essendoci esami specifici. Insieme al dottor Manera cerchiamo di conciliare le nostre esperienze e competenze per poter offrire ai pazienti un approccio alla medicina e alla nutrizione completo e olistico, non necessariamente vincolato al protocollo, ma volto soprattutto all’ascolto del paziente”.

In generale a questo tipo di patologie sono più predisposte le donne o gli uomini?

“Per quanto riguarda le patologie autoimmuni sembra che la donna sia più esposta e suscettibile. Ad esempio, circa il 30% della popolazione italiana è sensibile al nichel e di questa percentuale i 2/3 sono donne. La donna infatti è più esposta a questo metallo, presente sia nella cosmesi, ma anche nella bigiotteria e nei ferretti della biancheria intima”.

Per informazioni e prenotazioni per visita, contatta Poliambulatorio Giano al 393 9021487.

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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