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Una furbata tutta all’italiana per farsi recapitare i pacchi da Amazon. Di fatto è quello che sta avvenendo a San Marino con le consegne del colosso di Seattle. La storia va avanti da anni e il nodo pare non sciogliersi.

Fino a quando, in questi giorni di festa, la questione è riemersa e il ministro dell’industria e del commercio, Fabio Righi, ha spiegato: “Stiamo prendendo contatto con le principali piattaforme di commercio online fra cui Alibaba, affinché il nostro Paese sia servito. Siamo pronti a sederci al tavolo anche con Amazon per trovare una soluzione che non penalizzi consumatori e aziende. Siccome di fatto Amazon continua a operare sul Monte credo sia nell’interesse di tutti normalizzare e armonizzare i rapporti”.

 
 
 
 

In effetti Amazon opera a San Marino, infatti molti sammarinesi hanno trovato un’escamotage all’italiana: scrivono correttamente nome, cognome e la via sammarinese, poi alla voce “città”, indicano “San Marino provincia di Rimini”, con il cap di Rimini e come Stato l’Italia. I pacchi pare arrivino senza problemi. Ma come mai? La querelle è partita nel lontana 2014.

I rapporti si ruppero quando ad Amazon venne chiesto di regolarizzarsi e conformarsi alle norme sammarinesi, attraverso il versamento dell’imposta monofase (una sorta di Iva). Lo strappo è arrivato dopo il fermo di tre bancali di merce da parte di agenti della Polizia Civile. Alla base del sequestro il fatto che Amazon spedisse in Repubblica in esenzione di monofase. Evidentemente Amazon aveva scelto di non sottostare alle richiese dello stato sammarinese decidendo, dopo il sequestro, di bloccare tutte le spedizioni sul territorio.

Ma forse – adesso – la storia potrebbe avere un lieto fine…

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Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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