La foto rischia di provocare uno tsunami di polemiche perché – sebbene tutti vogliamo bene a Gianni Morandi – viene da chiedersi per quale enigmatica ragione il celebre cantante ieri abbia avuto il privilegio di abbracciare la moglie davanti al suo letto, mentre tantissimi altri familiari di pazienti ricoverati in reparti no-Covid all’ospedale “Bufalini” di Cesena, in ottemperanza ai noti divieti, non possano fare altrettanto.
Domanda legittima seconda tantissimi fan che, pur facendo i loro auguri di pronta guarigione, si chiedono le ragioni di quella singolare concessione.
E così, dopo quel post farcito di buoni sentimenti – “Arriva sempre un momento in cui abbiamo bisogno di chi ci ama…”, ha scritto Gianni – ecco, come un tir contromano, le accuse di privilegio.
Morandi, come noto, si trova al centro Grandi ustionati Bufalini di Cesena, dove è ricoverato ormai da due settimane per le gravi ustioni riportate alle mani e alle gambe a causa di un incidente nel suo terreno. Quella fotografia – in cui Anna imbocca il marito, che come è evidente, con le mani completamente fasciate non potrebbe alimentarsi da solo – ha provocato molte critiche ed una domanda: che ci fa la moglie di Morandi in ospedale?
“Non nascondo l’emozione, è un piacere vedere questa immagine, ma vorrei tanto”, ammette Daniela “che qualcuno mi spiegasse perché ai miei cari è stata impedita anche una semplice fugace visita. Ah, si trattava di un intervento al polmone abbastanza serio”. Si unisce Fernanda: “Non per far polemiche, io ho fatto da poco una protesi all’anca e sono stata sola come un cane (immobilizzata a letto)”, e insiste: “Questa foto mi fa tanta tristezza, come al solito le regole non valgono per tutti”. “Anna però non dovrebbe essere lì! Anche per rispetto dei meno fortunati!”, scrive Floriana.
E, sotto il post, tra un augurio e l’altro, spuntano le legittime domande di chi, avendo familiari ricoverati al Bufalini, non ha potuto avere lo stesso privilegio, ovvero l’opportunità di andare a trovare i propri cari per un bacio, una carezza o anche un semplice sguardo.
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