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Finirà all’asta il prossimo 27 maggio l’ex colonia marittima denominata “Santarcangiolese”, un immobile in avanzato stato di degrado ubicato su viale Cristoforo Colombo a Cesenatico Ponente.

Il prezzo base è di 800mila euro con un’offerta minima di 600mila. Lo stabile – si legge nella perizia del tribunale – presenta al suo interno delle “lievi difformità di spazi (pareti) che necessitano di Sanatoria da presentare al Comune di Cesenatico e successivo aggiornamento catastale”.

Nel lotto è compresa anche l’ex Colonia Marittima “Adriatica”, sempre su viale Colombo, collocata su un’area di corte pertinenziale di mq. 4.850. Anche in questo caso il complesso immobiliare – in stato di abbandono e degrado – presenta delle “lievi difformità di spazi che necessitano di Sanatoria”.

All’asta anche l’area di corte pertinenziale di complessivi mq. 3.176 catastali sulla quale si trova la Colonia Marittima.

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L’ex Casa Vacanze Santarcangiolese è stata al centro negli anni scorsi di un interessante progetto di restyling urbano denominato “Bronx Ponente”. Dall’idea di un gruppo di giovani artisti del posto, e in particolare da Simone Tribuiani (Tribu), nel 2014 – con le autorizzazioni della proprietà della colonia – era nato un progetto semplice ma ambizioso: il recupero dell’immobile attraverso il riciclo ed il riutilizzo di spazi e materiali abbandonati. Giovani skater e artisti, surfisti, musicisti e fotografi, con il lavoro ed il talento, avevano ridato vita all’immobile strappandolo all’incuria e all’incursione di sbandati e senzatetto. Al piano terra erano state installate rampe da skate, una sala cinematografica sperimentale “monoposto” ricavata da un vecchio confessionale, e il “First Floor” lo spazio espositivo della colonia, dove fotografi e artisti in genere avevano trovato spazio condividendo le loro opere.

Si era parlato, a quel tempo, di un “Abbandono Controllato”, che lasciava alla colonia il suo sapore originale ma, che nel contempo, lo aveva riempito di esperienze nuove, come il “FreeMe – Festival delle Arti” curato e gestito dalla neonata Associazione Culturale ‘Home-C nel settembre 2015.

 

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