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Oltre dieci anni fa – precisamente nel febbraio del 2012 – la sua storia appassionò l’Italia. Perché quella del luogotenente marò Massimiliano Latorre non è una storia come tante.

Assieme al collega Salvatore Girone, il luogotenente Latorre – a quei tempi comandante del team dei fucilieri della marina militare italiana in servizio sulla petroliera ’Enrica Lexie’ – venne arrestato in India con l’accusa di aver ucciso due pescatori al largo delle coste del Kerala.

In acque infestate dai pirati, Latorre e Girone fecero il loro lavoro e vennero coinvolti in una brutta faccenda sfociata in uno scontro a fuoco in mare.

Oggi uno dei marò sbarca in città per un incontro pubblico che si terrà sabato alle 17 al Museo della Marineria. L’occasione è il primo interclub culturale organizzato dal Rotary Club Cesenatico Mare, al quale parteciperanno gli esponenti di altri sei Rotary Club che sono Forlì Tre Valli, Forlì, Valle del Rubicone, Cervia-Cesenatico, Cesena Valle Savio e Cesena.

 
 
 
 
 
 
 
 

Massimiliano Latorre presenterà il suo libro dal titolo ’Il sequestro del marò’, in cui descrive la sofferenza per il suo arresto di undici anni fa. Dopo aver trascorso 106 giorni di carcere in India, i due marò ottennero un permesso di un mese per tornare in Italia e successivamente tornarono in India, dove il 31 agosto del 2014 Latorre venne colpito da un ictus e fu ricoverato d’urgenza nel reparto di neurologia di un ospedale di Nuova Delhi. La vicenda giudiziaria dei due marò si concluse dieci anni dopo, nel gennaio 2022, con l’archiviazione delle accuse.

 
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