Molti lo ricordano più come “il fischione” che con il termine più tecnico di nautofono. Era una sorta di sirena, un “tuu tuuu” intermittente che metteva in guardia i pescherecci, e più in generale le imbarcazioni, dalla collisione contro il porto. Entrava in funzione nei casi di forte nebbia.

A volte, nelle umide notti invernali era quasi un sottofondo che ricordava alla città e ai suoi cittadini le proprie origini. Quelle di una città di mare che muta completamente veste quando la stagione più calda volge al termine.

Ma che fine ha fatto il nautofono? In molti se lo chiedono con un pizzico di nostalgia.

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Oggi è nelle mani di Marifari Venezia che è il dipartimento della difesa che era competente per i nautofoni nella nostra zona. Dal 2014 ha iniziato a rimuoverli perché non sono più una strumentazione prevista dalla legge in quanto considerati ormai obsoleti. Lo smontaggio di quello di Cesenatico è avvenuto in epoca Covid.

pesca nebbia cesenatico

“Con la concomitanza dei lavori al molo di Levante – ha detto il sindaco Matteo Gozzoli – ho scritto più volte a Marifari Venezia per poter re-installare il nautofono non tanto come elemento di segnalamento ma come elemento culturale tipico della nostra città. Stiamo lavorando per capire che tipo di strumentazione possiamo installare se nuova o se da recupero del vecchio. Il nodo sono le autorizzazioni e le certificazioni che devono essere prodotte da tecnici abilitati della Marina”.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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