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Mareggiata: “Disastro Vena Mazzarini, adesso chi paga?”

By 25 Settembre 2014 No Comments

Il Partito Repubblicano Italiano interviene sul dirompente evento meteorologico che si è abbattuto su Cesenatico nella notte di lunedì 22 settembre, causando diversi danni alle strutture pubbliche e private del porto canale e del litorale. Quello che è accaduto impone di formulare alcune riflessioni e considerazioni sull’operato dell’amministrazione comunale – interviene l’Edera – Prima di tutto biasimiamo l’inconsistente presenza della pubblica amministrazione, intesa come garante fondamentale per la preservazione della cosa pubblica, riscontrabile, nel caso specifico, nella inqualificabile intempestività della Protezione Civile e delle strutture tecnico operative comunali. E’ pertanto da ritenere legittimo il generale dissenso manifestato dai cittadini e dagli esercenti che hanno subito danni ingentissimi dalla tracimazione della acque del porto canale e dalla esondazione del mare che ha interessato l’arenile e le strade adiacenti”.

allagamentiLa dura posizione del Pri pone poi l’accento “sui gravosi danni causati dall’evento meteorico sulle strutture pedonali presenti all’ex delfinario di viale Cesare Abba. I lavori di sistemazione sono stati effettuati 4/5 anni fa sulla scorta di un progetto di uno studio tecnico privato per conto della società La Vena, partecipata pubblica, con l’avvallo tecnico degli uffici comunali preposti. Noi fin dalla presentazione del progetto esprimemmo motivazioni e riflessioni contrarie al progetto dei lavori e, nello specifico, sulla qualità dei materiali impiegati. In particolare dissentimmo fortemente sulla scelta della pavimentazione impiegata eccependo l’imperfetta tecnica di posa e, soprattutto, la sua inaffidabilità all’usura. Le nostre furono parole al vento. Sulla base di costi stratosferici fu definito il progetto, la cui sorte trovò, nel breve spazio temporale, notevoli intralci, l’ultimo dei quali, quello del 22 scorso, il più catastrofico. Infatti, il notevole movimento delle acque ha generato il quasi totale distacco della pavimentazione, ciò con tutta evidenza, a causa dell’insufficiente e precario ancoraggio al supporto sottostante. E’ da osservare quindi che i lavori mal eseguiti, ed ancor peggio gestiti, portano a queste conseguenze di decoro generale e purtroppo, ad ulteriori oneri a carico della pubblica amministrazione”.

A questo punto il Partito Repubblicano chiede al sindaco Roberto Buda: quale è stata la spesa della seconda fase dei lavori relativa al progetto, pavimentazione, luci sommerse e sistemazione del verde? I lavori hanno trovato regolare approvazione tecnica in virtù di un obbligato collaudo finale, ovvero hanno subito temporanee interruzioni in ordine a rilievi in corso d’opera? Chi, allo stato dell’arte, dovrà ottemperare all’obbligo della sistemazione della pavimentazione così pesantemente danneggiata?“.

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