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Confesercenti: “Tassa di soggiorno? Ma non scherziamo”

By 2 Ottobre 2014 No Comments

Confesercenti non ci sta e replica al repubblicano Igor Magnani (clicca qui per l’articolo) che ha chiesto all’amministrazione comunale l’introduzione della tassa di soggiorno.

“Le parole dell’esponente dei Repubblicani mi hanno lasciato basito – dichiara Fabrizio Albertini albergatore e presidente di Confesercenti Cesenatico – mi chiedo se vogliamo innescare la guerra fra poveri oppure se vogliamo veramente risolvere i problemi della città. Una forza politica che invece di proporre soluzioni di riorganizzazione o riduzione della spesa pubblica o ancora di discussione di un bilancio partecipato, indica su quale categoria spostare o introdurre una tassazione, non mi sembra indicatore di positività. Spostare o introdurre la tassazione su una categoria rispetto ad un’altra non è la soluzione del problema, ne è la prova il fatto che in molti Comuni della costa, dove è stata introdotta la tassa di soggiorno, i cittadini pagheranno comunque anche la Tasi”.

albergo“Negli ultimi 5 anni la tassazione che grava sugli immobili ricettivi è cresciuta del doppio, se nel 2009 la media Ici di un hotel di 50 stanze era 7.000 euro ora con l’Imu è passata a 14.000 mila, a questo aggiungiamoci la sproporzionata tassazione della Tares oggi Tari. Tutto questo ci consegna un comparto che ad oggi contribuisce al bilancio comunale in modo importante, così come è importante il fatto che gli albergatori con investimenti privati investono oltre 3 milioni di euro all’anno per portare le presenze a Cesenatico che comunque vanno a vantaggio di tutto il comparto che in rete fa l’economia più importante della città”.

“L’introduzione della tassa di soggiorno non porterebbe ai vantaggi espressi dal Partito Repubblicano in quanto essendo una tassa di scopo non può essere spostata in altri capitoli di spesa come il finanziamento del polo scolastico o la riduzione di altre spese che non siano quelle del turismo. Inoltre la spesa per il turismo messa in campo oggi è piuttosto carsa, per un Comune come Cesenatico, difficilmente sposterebbe risorse importanti – continua il presidente Confesercenti Cesenatico – Sbaglia chi crede che 1 euro in più a presenza viene pagato direttamente dal turista e versato nelle casse del Comune, infatti spesso per non gravare sulle tariffe che in questi anni non crescono, anzi spesso diminuiscono, viene assorbita dall’albergatore. Dalla metà degli anni 90 ad oggi l’impennata media della tassazione sulle imprese a livello medio nazionale è stata del 190% ed un ulteriore carico sarebbe ora deleterio. La verità è che nessuno cerca di salvaguardare il mondo dell’impresa, le aziende stanno sopravvivendo grazie a fondi propri, ma presto finiranno. Focalizziamoci invece su come si potrebbe riorganizzare la spesa pubblica andando a colpire gli eventuali sprechi o costosi disservizi. I Comuni accelerino il processo di associazione fra loro, come stanno facendo le imprese, facendo rete fra loro, per aumentare i servizi e contenere i costi, invece di spremere le imprese che oramai sono sempre di più con l’acqua alla gola”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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