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Profughi, botta e risposta con Celletti (Lega)

By 2 Ottobre 2014 No Comments

Dopo la lettera di Antonella Celletti della Luga sul tema profughi e partita di calcio che trovate a questo link arriva la replica. Mattia Suzzi, che ha ideato il match, risponde con un testo su facebook. Lo si trova spulciando al rete.

profughiGentile Sig.ra Celletti, La ringrazio tantissimo per la lettera che ha fatto pubblicare, sono contento di sapere che le iniziative non vengano ignorate dalle istituzioni. Le sorprenderà scoprire che io la penso in larghissima parte come lei. L’Italia è stata lasciata sola dai suoi alleati europei in questa emergenza, inoltre è legata a vincoli internazionali che pare non possano essere ridiscussi. Quando dice che queste persone devono essere aiutate a casa loro e che aiutandole ad arrivare qua e poi abbandonarle al degrado non sia una soluzione funzionale al problema dell’immigrazione clandestina, mi trova totalmente d’accordo. Tuttavia questa è una battaglia che io, come cittadino singolo, non posso combattere, queste sono battaglie che dovrebbero essere combattute dalle istituzioni Italiane che il suo partito ha in un passato recente rappresentato.

Io come singolo cittadino di Cesenatico mi sono sentito in dovere di intervenire nella questione giorni fa, non perché 40 profughi sarebbero arrivati nella mia città, ma perché ho visto nascere un’ondata di xenofobia senza precedenti nel mio territorio. Nei comunicati del nostro vice sindaco Savini (leghista anche lui), e nei social network frequentati da cesenaticensi, si è cercato di intraprendere iniziative indirizzate volutamente contro questi 40 disgraziati e non contro gli assurdi regolamenti europei di tutela del richiedente asilo.

Anche oggi nel il gruppo facebook “Sei di Cesenatico Se…” frequentato da 6610 persone, c’è stato chi ha scritto che invocava la soppressione del problema mezzo fucilazione. Fino alla settimana scorsa c’era gente che voleva organizzare pestaggi e pubblicava immagini di roghi. Tutto questo succede in una cittadina che dovrebbe sostenere nel mondo la sua fama di tranquillo ed ospitale paese di villeggiatura.

Io come cittadino sono seriamente preoccupato, premesso che la loro presenza in città non è stata decisa da alcun cesenaticense, la mia iniziativa è volta a far capire alla mia comunità che loro sono persone come noi con aspirazioni più o meno realizzabili a loro malgrado lontane migliaia di chilometri da casa, e quindi non sono nemici da trattare con sospetto e violenza.

Spero perciò che lo sport, attività che da sempre ha unito i popoli nella storia, possa dare una mano a far comprendere questo messaggio e che possano quindi stemperarsi gli animi. Sono altresì convinto che organizzare incontri come questo tra le due comunità possano conoscersi meglio ed arricchirsi l’un l’altra”.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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