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Bufera politica e sms: la risposta di Cangini

By 16 Gennaio 2015 No Comments

A pochi giorni di distanza arriva la risposta del consigliere di maggioranza, Ivan Cangini, al messaggio arrivato dal sindaco Roberto Buda con la richiesta di dimissioni (clicca qui per leggere l’articolo).

il consigliere comunale Ivan Cangini

Il consigliere comunale Ivan Cangini

“Profonda amarezza ricevere un sms con richiesta di dimissioni da consigliere. Ancora più triste constatare l’utilizzo di affermazioni tipiche dei bambini. Come è possibile definire un consigliere comunale un traditore? – spiega Cangini – Il mio voto in consiglio comunale è sempre stato dato, positivo o negativo, nel rispetto delle promesse elettorali”.

Quindi Cangini torna ad attaccare il bilancio: “Sono stato l’unico consigliere di maggioranza che ha votato contro l’imposta di scopo, a mio avviso mal gestita. Non era stato promesso che non sarebbero state aumentate le tasse? Sono stato l’unico consigliere di maggioranza che ha votato contro il bilancio. Non si era detto che le spese sarebbero diminuite? E allora cosa ci fanno spese legali sproporzionate?”.

Ma gli interrogativi del consigliere Cangini continuano: “Era moralmente giusto, lo scorso 9 gennaio, non fare entrare il consigliere delle Lega Nord (che compone la maggioranza) per timore del suo voto? Quali sono le cose veramente importanti fatte da inizio mandato ad oggi? Ricordiamo il primo soffio di vento che ha fatto transitare il sindaco dal PdL al Nuovo Centro Destra, senza dubbio e senza indugio, dopo essere stato eletto proprio coi voti del PdL?”.

E gli attacchi continuano: “Dall’insediamento della Giunta Buda ho sempre sostenuto che gli assessori (tutti) sono inadeguati. Ora i nodi vengono al pettine. Prima un calcio negli stinchi al sottoscritto senza mai dichiararlo fino a pochi giorni fa; poi un altro al Pri; infine uno anche alla Lega. Capisco che sia facile cercare un capro espiatorio, ma solo i calci negli stinchi dati agli altri consiglieri rende il mio voto importante: questa è la verità”.

Quindi un appello al primo cittadino: “Il sindaco deve azzerare i suoi assessori, deve dare quella benedetta svolta da qui a fine mandato, in questo modo potrà risollevarsi almeno in parte dal suo fallimento. Il sindaco deve essere bravo e capace ad andare a riprendere i voti del Pri e della Lega e vedrà che il mio voto tornerà ininfluente e favorevole – continua Cangini – A breve, presumo, sarà sacrificato Savini, vittima di questa malagestione del sindaco. Immagino avrà improvvisi problemi personali e a mio avviso non se lo merita, mi spiace perché nel bene e nel male è sempre stato spontaneo e paga per colpe di altri. E ora potrà la Lega accontentarsi dopo che, per un cavillo burocratico, gli è stato impedito di entrare in consiglio comunale il 9 gennaio? Non ha forse dato la disponibilità ad appoggiare il sindaco solo se ci sarà un radicale cambio di svolta nella gestione dell’amministrazione? Non cerchiamo colpevoli a tutti i costi: anche la Lega mi pare stia chiedendo un radicale cambio di gestione. Il sindaco dovrebbe cominciare a farsene una ragione. Un professore, 40enne, cattolico, portatore di mille speranze ed eletto proprio per questo: rifletta, cercando di capire il proprio fallimento”.

“Cesenatico non ha bisogno di andare ad elezioni, ha bisogno di un radicale cambio di svolta con buona pace delle sue esternazioni. Il 9 gennaio la figuraccia è stata palese, si cerchi di rimediare. Il sindaco deve ascoltare i suggerimenti, se ancora però vorrà continuare senza ricercare il Pri e la Lega sarà personalmente responsabile di quanto accadrà. Rifletta!”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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