Una lettera-denuncia scritta da alcuni cittadini sulla dolorosa vicenda che ha visto la morte di Maria Adele e Mario Bonini nella loro abitazione in via Gianesio Marconi 22. I corpi dei due fratelli sono stati ritrovati, dopo alcuni giorni dalla morte, in una capanna sommersa da degrado e immondizia (clicca qui per leggere l’articolo).

“L’amministrazione comunale, in virtù di una propria ordinanza esecutiva, da molti anni esercita specifiche azioni di controllo delle aree scoperte (cortili, aree di pertinenza…) per appurare il loro stato di abbandono ed eventuali esiti nocivi di carattere sanitario. Questa misura di obbligato controllo tecnico-amministrativo calzava perfettamente e, con il massimo rigore logico, alla già conosciuta e degradata situazione sanitaria nella casa di via Marconi. Perché mai i servizi sociali non hanno esercitato al meglio le loro funzioni istituzionali? E’ il caso di sottolineare che la grave anomalia rappresentata dall’inusitata presenza dell’area cortilizia di residui organici di svariata natura doveva veicolare, senza alcun indugio, un più accurato accertamento della situazione generale della casa in via Marconi“.

