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Cani e bambini: la prima regola? Genitori intelligenti

By 13 Maggio 2015 No Comments

Chi nella propria infanzia ha avuto la fortuna di crescere con un cane o più cani in famiglia, conosce perfettamente l’importanza di un rapporto fra cane e bambino. Personalmente la ritengo una grande fortuna perché penso che questi bambini, me compresa, da adulti conserveranno sempre ricordi indelebili riguardo al loro fedele amico a quattro zampe.

cane bambinoIl rapporto bambino-cane, se costruito e consolidato nel rispetto, diventa un rapporto estremamente intenso. Il bambino, come il cane, è istintivo, spontaneo, impara a leggere e a interpretare al meglio un linguaggio diverso dal suo, sviluppando così una grande capacità empatica e comunicativa. Ma così come i cani, non tutti i bambini sono uguali. Ognuno ha il suo carattere e una propria personalità. Ci sono bambini che hanno un istinto amorevole e innato verso gli animali, bambini invece paurosi, terrorizzati alla vista di un cane forse perché lo vedono ancora come il lupo di Cappuccetto Rosso fomentati spesso dai loro genitori, poi ci sono bambini frenetici, iperattivi che non temono nulla e alla vista di ogni cane gli si buttano addosso senza ritegno.

Ad ogni modo penso che una buona educazione sia sempre valida per qualsiasi bambino. Di fondamentale importanza è insegnare al bambino il rispetto per l’animale come ad esempio non disturbare mai il cane quando dorme o quando mangia e qui i genitori devono essere vigili, soprattutto se il bambino è molto piccolo.

Un cane in famiglia deve sempre avere un rifugio, un angolo tranquillo che lo tenga al sicuro dal bambino. Ci sono genitori che pensano di comprare o adottare un cane come regalo per il loro bambino, ottima idea… ma non per questo però il bambino potrà giocare o torturare il cane portandolo allo sfinimento senza mai essere rimproverato.

Se questi genitori non saranno in grado di gestire il loro figlio, con delle regole ben precise nel rispetto del loro cane, allora penso che un bel peluche sia la soluzione ideale. Ai bambini va insegnato di non toccare mai un cane sulla testa, di non urlare, di non abbracciarlo soprattutto quando sta riposando, di non rubargli giochi o cibo dalla bocca. Un cane non parla, però cerca sempre di esprimere un suo disagio, con la postura e i movimenti del corpo. Noi adulti per primi dovremmo imparare a leggere e a capire il suo linguaggio, insegnarlo ai bambini, affinché un cane non venga mai indotto a compiere atti spiacevoli.

 Potrete inviarci i vostri dubbi o domande a mifido@livingcesenatico.it.

Fabrizia Pagan

Fabrizia Pagan

Sono un istruttore cinofilo e addestratore ENCI. Ho frequentato la Scuola di Formazione Cinofila il Biancospino (PV). Ho frequentato corsi di specializzazione fra cui: "Fobie e paure stereotipate nel cane domestico", "L'aggressività canina", "Gli stati di eccitazione nel cane", "Il cane aggressivo" (relatore Dr. Joel Dehasse). Ho partecipato a numerosi stage di formazione tra cui: obedience, motivazione al gioco, agility, clicker training, disc dog, il cane e l’acqua, handling e toelettatura, il benessere del cane, ricerca, sheepdog. Ho frequentato inoltre il corso per “La tutela e il benessere dell’animale” presso Iscom Formazione Forlì-Cesena. Il cane è da sempre per me, un compagno e un amico fedele. Ho iniziato la mia esperienza in un campo frequentato da diversi cani di varie tipologie e razze. Trascorrendo molto tempo in mezzo a loro, ho potuto osservare, apprendere e interpretare il loro modo di essere attraverso un meraviglioso linguaggio. Da qui la mia determinazione mirata ad arricchire una conoscenza sul mondo della cinofilia fino a farne una professione. Lungo il mio percorso ho maturato esperienze con la Protezione Civile e l'addestramento per la ricerca su macerie. Oltre a questo, con i miei cani pratico: agility, obedience, sheepdog.

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