Il progetto dell’hotel di lusso
“Rispondiamo volentieri – si legge in una nota del Pd di Cesenatico – all’invito del Movimento 5 Stelle tramite il Capogruppo Papperini sul tema del futuro dell’Accordo di programma Ex-Nuit (leggi qui l’articolo). La premessa è d’obbligo. Tra le modalità di gestione della cosa pubblica del Sindaco Buda, che sui grandi temi come le colonie di Ponente e l’Ex Nuit ha sempre tenuto tutto in gran segreto, e la modalità di proporre variazioni ad accordi di programma tramite post su Facebook, noi riteniamo che ci possa essere, anzi ci debba essere un altro modo di fare politica. Approfondendo le tematiche, cercando soluzioni e trovando forme di condivisione delle scelte con i cittadini”.
“L’accordo Ex-Nuit – aggiunge il Pd – non è un “affare” ma un Accordo di programma molto complesso dove in cambio di residenziale i privati si impegnavano a realizzare svariati milioni di opere pubbliche e dove era prevista la costruzione di un hotel a 5 stelle. Tra le opere pubbliche ricordiamo il rifacimento di viale dei Mille fino a via Zara (opera iniziata ma non completata), la realizzazione di una piazza nella zona dell’area Ex Nuit, la realizzazione di 32 alloggi a canone calmierato in zona Villamarina (ex colonia Prealpi)”.
“Altro punto cruciale – si legge nella nota del Pd – del nostro dibattito è il fatto che l’area dell’Ex Nuit non è un’area pubblica ma è di proprietà privata e per aggiunta non è mai stata un’area pubblica. A scadenza dell’accordo di programma il Comune potrà chiedere di rientrarne in possesso ma per farlo dovrà pagare i proprietari. Come? Probabilmente andando a scomputare le opere pubbliche presenti nell’accordo. Noi tuttavia non siamo in amministrazione dal 2011 e non siamo a conoscenza delle intenzioni dell’attuale giunta né siamo a conoscenza degli accordi intercorsi in questi anni”.
“Certamente quell’area – concludono i democratici – vista la posizione potrebbe diventare strategica per il nostro Comune, per organizzare eventi, per creare spazi per le associazioni ecc ecc. Tuttavia riteniamo che prima di lanciare proposte sarebbe bene capire che valore ha quell’area, quale siano le richieste dei privati, quali idee abbia il Sindaco e così via. Ve la facciamo noi una controproposta, visto che il tema è assai complesso perché non chiediamo insieme un’audizione per capire quale siano le prospettive e lo stato dell’accordo? Il rischio è di continuare a “chiacchierare” senza conoscere come stanno realmente le cose”.
