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DISCOVERY CESENATICO

Il marchese ingegnere

a cura di Gianni Briganti

Giani Briganti

Gianni Briganti

Il marchese Lodovico Almerici. La famiglia Almerici era molto antica e già nel 1456 vantava un posto nel Consiglio di Cesena, come riportato in “Storia di Cesena – La dominazione pontificia”. Nella prima metà del 1400 Giuseppe Almerici fu nominato tutore di Domenico Malatesta, poi detto Novello. Il 28 maggio 1791 papa Pio VI erige il Marchesato di Bagnarola per Giuseppe e Tommaso Almerici. Il Marchese Lodovico Almerici, ultimo discendente della famiglia e quindi Marchese della Bagnarola, nasce a Cesena l’8 Novembre 1847. Nonostante fosse benestante e, come scrive Riva, “avrebbe potuto vivere di rendita e poltrire nell’ozio”, ottenne la licenza superiore a Milano e un diploma di Ingegneria Civile a Torino.

Era persona di stampo liberale e sensibile sia alle situazioni di difficoltà che incontravano i suoi coloni che alla necessità di introdurre miglioramenti tecnologici per migliorarne il benessere oltre che la rendita dei terreni. Ricoprì anche la posizione di presidente della Compagnia dei Mulini di Cesena trasformandone la forza idromotrice in idroelettrica, così come introdusse una produttiva gestione del credito da presidente della Cassa di Risparmio; queste sono solo due delle tante istituzioni che lo videro protagonista. Uomo di rigore morale, andava di persona nei campi della sua tenuta, tutt’oggi conosciuta come la Tenuta Almerici, per illustrare agli agricoltori le novità da introdurre, sia che fossero nuove tecniche sia che fossero nuove colture come la barbabietola o il pomodoro, e forniva loro i mezzi necessari.

il Marchese Almerici

il Marchese Almerici

lo stemma della famiglia Almerici

lo stemma della famiglia Almerici

In caso di malattia non mancava di andare a trovare e confortare i suoi lavoratori, anche con aiuti generosi e, in caso di decesso del capofamiglia, non allontanava moglie e figli dall’abitazione colonica ma attendeva la crescita dei figli perché potessero riprendere poi in mano il lavoro dei campi. Forse anche per questo suo animo a Bagnarola le leghe di stampo socialista non attecchirono mai; da una parte c’era un padrone benevolo e, come scritto precedentemente, dall’altra c’era un energico prete che favoriva il sindacalismo di stampo cattolico (leggi qui l’articolo di DISCOVERY CESENATICO). Di proprietà della famiglia Almerici era anche l’oratorio che, nonostante il rapporto non proprio di sintonia con Don Fiori, nel 1912/1913 venne ristrutturato e ampliato a sue spese assieme alla canonica.

l'oratorio di Bagnarola

l’oratorio di Bagnarola

Si sposò con la contessa Laura Montevecchio di Fano e non ebbe mai figli. Morì il 7 Agosto 1917 lasciando tutto il suo ingente patrimonio a costituzione di un’opera sociale per l’educazione e l’istruzione della gioventù, ancora oggi presente a Cesena e denominata appunto Fondazione Almerici Montevecchio. Gli stessi lavori di realizzazione della nuova chiesa di Bagnarola, eretta negli anni ’60 e progettata dall’architetto Ilario Fioravanti, sono stati generosamente finanziati anche dalla Fondazione stessa.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

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