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Ai partiti politici non ha mai fatto sconti – beccandosi anche qualche denuncia – e oggi, dopo essersi presentato come candidato sindaco del Movimento 5 Stelle (clicca qui per leggere l’articolo), Alberto Papperini non tradisce la linea che in questi anni di legislatura, come consigliere comunale di opposizione, lo ha contraddistinto. Lo abbiamo intervistato dopo l’ufficializzazione della sua candidatura a sindaco di Cesenatico in vista delle elezioni amministrative 2016.

La sua candidatura a sindaco sembrava scontata, come mai ha aspettato così tanto tempo per renderla ufficiale?

“In realtà così scontata non era. Il gruppo ha infatti vagliato quattro candidature: la mia, quella di Davide Martini, di Imerio Amedei e di Giovanni Allibrio. Il mio nome è stato deciso solo quando avevamo la certezza di una buona possibilità di vittoria alle prossime amministrative. Infatti la prossima sarà la mia ultima legislatura e il gruppo ha deciso di farmela vivere a Cesenatico dove non puntiamo al ballottaggio, ma a una vittoria contro il Pd al primo turno”.

Alberto-Papperini“Contro il Pd”: il centro destra neanche lo prende in considerazione?

“Il centro destra, anche se andrà unito alle elezioni, dopo le promesse tradite ai cittadini e a tutto quello che hanno combinato in città non viene considerato dall’opinione pubblica”.

Lei lo esclude, ma nel caso in cui il Movimento 5 Stelle dovesse arrivare al ballottaggio, con quale sfidante le piacerebbe giocare l’ultima partita?

“I due candidati alle Primarie Pd hanno entrambi punti deboli palesi che in campagna elettorale faremo emergere, per questo non ho preferenze. Da una parte abbiamo Roberto Casali che rappresenta la parte zoffoliana e martinettiana del Pd, questo significa una gestione della cosa pubblica alla Gesturist, inoltre scelte calate dall’alto e un’immagine impresentabile. Dall’altra abbiamo Matteo Gozzoli con il quale il Pd cerca di rifarsi un’immagine, ma è tutta apparenza. La logica partitica rimane, infatti dietro a questo candidato c’è la mano del sindaco di Cesena, Paolo Lucchi e quindi ancora scelte calate dall’alto”.

In questi anni di politica ha incontrato una personalità di un altro partito che le piacerebbe scegliesse di aderire al Movimento 5 Stelle?

“Il Pd ha governato Cesenatico lasciando, tra le altre cose, un debito di 53 milioni di euro sulle spalle dei cittadini; il centro destra ha prodotto uno stallo amministrativo vergognoso con un aumento storico delle aliquote sulle tasse dei cittadini e in tutto questo la Lega Nord non ha identità politica e neppure programmi, a parte parlare solo di immigrazione. I Repubblicani si presentano prima con il centro destra poi con il centro sinistra, un salto della quaglia che si descrive da solo. In questo panorama se una personalità fa parte di un partito significa che accetta queste logiche, quindi non può avere la mia fiducia politica né tantomeno aderire al Movimento”.

La sua candidatura era prevedibile, a questo punto ci deve fare qualche nome che sarà presente nella sua squadra di Governo…

“Il prossimo 20 gennaio l’assemblea deciderà i 5 nomi degli assessori che comporranno la Giunta e a febbraio verranno resi noti. L’assemblea dovrà decidere tra 14 candidature di professionisti e appartenenti al Movimento che si sono proposti per rivestire questo ruolo. Gli assessorati ai quali daremo massima importanza sono quelli dell’urbanistica, del bilancio, del turismo e dei servizi sociali. Questa scelta è dettata dal fatto che la città ha l’esigenza di conoscere tutta la squadra che andrà a votare e non mettere una croce a scatola chiusa”.

Qual è il primo progetto che vorrebbe realizzare da sindaco?

“A poche settimane dalla nostra elezione al Governo della città abbiamo intenzione di approvare tre delibere sul bilancio; sulla riorganizzazione dell’organico comunale e Cesenatico Servizi; sulla pianificazione urbanistica”.

In questi anni di legislatura qual è la battaglia nella quale il Movimento 5 Stelle non è stato incisivo come avreste voluto?

“Essere all’opposizione non consente di essere incisivi e determinanti nelle decisioni della macchina amministrativa. Per questo sulle osservazioni al Rue e sulla questione Cesenatico Servizi mi sarebbe piaciuto essere ascoltato molto di più”.

In attesa della scadenza di questa legislatura, presenterete altri esposti?

“In questi anni abbiamo presentato tre esposti: il primo sulla scissione Gesturist, il secondo sulla proroga della concessione della Sala Bingo in un immobile comunale e il terzo sulla variante al 6%. In questi ultimi mesi rimasti ci concentreremo solo sulle proposte alla città”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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