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palazzo del turismoAddio alla storica sala stampa del Palazzo del Turismo di Cesenatico. Dopo un’interpellanza del consigliere Giuliano Fattori del Movimento 5 Stelle, che prende spunto dal “caso Fabio Grassi” (legato ai rimborsi di Apt), il sindaco Matteo Gozzoli ha deciso, in discontinuità con l’impostazione dei suoi predecessori, di “sfrattare” dal Palazzo del Turismo quei cronisti locali che, da da almeno 20 anni, utilizzavano (gratuitamente) gli spazi pubblici per la loro attività professionale.

Dopo aver ammesso che il Comune e gran parte della città, delle associazioni e delle forze politiche fosse a conoscenza del fatto “che all’interno del Palazzo del Turismo vi fosse un ufficio destinato a sala stampa, utilizzato principalmente da due giornalisti responsabili delle pagine di Cesenatico e saltuariamente frequentato da altri colleghi”, Gozzoli ha confermato, durante l’ultimo consiglio comunale, l’assenza di “contratti o accordi scritti che ne regolassero l’utilizzo e le presenze” e pertanto, sulla questione, ha così deciso: “Tra gli obiettivi dell’attuale amministrazione – ha detto il primo cittadino – vi è quella di riorganizzare la sala stampa comunale, individuando uno spazio dove possano lavorare allo stesso momento o in momenti diversi più persone, usufruendo di servizi quali corrente elettrica, rete wi-fi… Per questi motivi abbiamo scelto di sospendere l’attività dell’odierna sala stampa, destinando a un momento futuro l’individuazione di un idoneo spazio”.

Dunque, conferma Gozzoli, da circa un mese a questa parte la sala stampa, situata in viale dei Mille, “non è più in uso a nessuno”. Il sindaco, dopo aver spiegato di non essere in grado di quantificare i costi pregressi per la collettività di quell’ufficio, ha chiarito che “il Comune di Cesenatico non si è mai dotato di un vero e proprio ufficio stampa e che i comunicati stampa di sindaco e Giunta attualmente sono redatti dal sindaco e dagli assessori. E’ inoltre in essere – ha concluso – un servizio comunicazione composto da due addetti che seguono le comunicazioni turistiche e istituzionali dell’Ente sia online che non”.

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