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formiche Lo sciame di formiche volanti, che ha invaso la costa di Cesenatico e quella romagnola nel pomeriggio di sabato 17 settembre, lascia dietro di sé alcuni interrogativi. Il dato certo è che i bagnanti sono stati costretti a fuggire in acqua o a ripararsi sotto gli asciugamani e alla fine decine e decine di persone si sono ritrovate con vistose bolle rosse sulla pelle, mentre chi è particolarmente sensibile ha dovuto assumere antistaminici, dopo i primi sintomi di shock anafilattico (clicca qui per leggere l’articolo).

Le farmacie sono state prese d’assalto da chi sta facendo i conti con centinaia di punture urticanti sulla pelle, e a quanto pare hanno dato fondo alle scorte di pomate lenitive.

“Si tratta di un caso molto particolare che, con queste caratteristiche e in queste dimensioni, non si era mai registrato nelle nostre zone – spiega il dottor Claudio Venturelli, dirigente entomologo dell’Ausl di Forlì-Cesena – E’ corretto dire che si tratta di formiche volanti, ma con ogni probabilità all’interno dei nugoli erano presenti diverse specie. Accanto ai nugoli di formiche autocnone potrebbero anche esserci stati nugoli di formiche tropicali che sono state segnalate in Italia, in particolare in Toscana, qualche anno fa. Si tratta delle formiche Ponerine che, a differenza delle altre, sono dotate di un pungiglione”.

Le formiche volanti sono imenotteri e utilizzano il loro veleno per rendere inoffensiva la preda. “Raramente questi insetti iniettano acido formico – continua il dottor Venturelli – probabilmente il sudore della pelle e l’essersi intrappolate all’interno di maglie o costumi da bagno ha fatto sì che si siano sentiti in pericolo e quindi si sono difesi iniettando il veleno”.

Lo sciame di formiche volanti interessa spesso la zona di Cesenatico e dell’entroterra, in particolare nei mesi di maggio e settembre. “Il clima umido ha favorito la presenza di questi insetti nel momento del loro viaggio di nozze, ovvero nel periodo dell’accoppiamento”. Le formiche alate si alzano in volo in una sorta di corteo nuziale in cui un milione di individui maschi sciamano intorno a poche femmine. Una volta avvenuta la fecondazione, i maschi terminano il loro ciclo di vita e le femmine tornano a terra perdono le ali e fondano un nuovo formicaio. “E’ singolare la loro presenza massiccia sulla costa, probabilmente potrebbe essere stato il vento ma è tutto da capire – conclude il dottor Venturelli – Di certo si tratta di un fenomeno momentaneo e passeggero”.

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