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Imu & piattaforme, Buda ne ha per tutti

By 8 Ottobre 2016 No Comments
Il consigliere comunale Roberto Buda

Il consigliere comunale Roberto Buda

Riaffiora la disputa Imu e piattaforme. Alla base c’è una sentenza della Cassazione che dà ragione al comune di Termoli (leggi qui). Sul caso interviene l’ex sindaco Roberto Buda. “La Corte, nella sentenza, ribadisce il principio di diritto già espresso nella sentenza n. 3618 del 24 febbraio 2016 secondo cui “in tema di ICI, sono sottoposte all’imposta le piattaforme petrolifere per l’estrazione di idrocarburi di proprietà della società contribuente (nella specie, l’Eni S.p.A. quale concessionaria dello Stato) situate nel tratto di mare, facente parte del demanio statale, antistante il Comune interessato”.

“Questa sentenza ribadisce ciò che da tre anni stiamo dicendo e su cui abbiamo fatto un lavoro lungimirante con gli uffici comunali. Su questo tema il centro-destra di Cesenatico mi ha abbandonato, distruggendo una esperienza di 5 anni insieme riconsegnando la città alla sinistra e, sempre su questo tema, la sinistra mi ha offeso in più occasioni per raccogliere più voti possibili con un facile e falso populismo. Ora viene confermato che avevamo visto lungo ma ormai la città è in mano alla sinistra che invece di far correre Cesenatico la sta fermando!”.

“Sono – conclude Buda –  però contento perché ora Cesenatico può con più forza pretendere i milioni che le spettano. Il Sindaco deve adesso alzare la voce ed essere autorevole con Eni! Ne sarà capace?”.
L’intervento di Roberto Buda prosegue con un nuovo post: “Le piattaforme sono attività industriali e rispondono ai criteri tipici dell’imprenditoria privata quindi: “in tema d’Ici sono sottoposte all’imposta e classificabili nella cat. D/7” e poco oltre continua dicendo che la loro “base imponibile, in mancanza di rendita catastale, è costituita dall’ammontare, al lordo delle quote di ammortamento, che risulta dalle scritture contabili”. Questo principio viene ribadito anche al termine della sentenza dove la Corte afferma che “in mancanza di rendita catastale, data la mancanza di iscrizione in catasto, la base imponibile delle piattaforme, classificabili nella cat. D, è costituita dal valore di bilancio”.

“Questo aspetto – presegue l’ex sindaco – è importante perché Cesenatico è uno dei pochissimi comuni italiani, che grazie alla nostra lungimiranza, ha calcolato l’Imu, che Eni ci deve, proprio su questo principio sottolineato dalla Corte di Cassazione.Chi oggi (da quanto è dato sapere non c’è ancora nessuna transazione in corso dall’Eni al Comune, ndr) riceverà questi soldi dall’Eni lo potrà fare perché tre anni fa siamo stati in grado di seguire e credere in questo principio raccogliendo il materiale necessario per estrapolare questi valori contabili”.

“Se fosse stato per l’attuale Sindaco e per la sua maggioranza oggi, anche con questa sentenza, non potremmo pretendere nulla perché non avremmo gli elementi necessari per richiedere l’Imu.In pratica si trovano con tutto il lavoro già fatto ed addirittura con le richieste già spedite! Facile ora, almeno chiedano scusa!”.

Alessandro Mazza

Alessandro Mazza

Mi piace farmi gli affaracci vostri!

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