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Profughi. “La (dis)Unione dei Comuni”

By 12 Ottobre 2016 No Comments

profughiIl presidente di Confcommercio di Cesenatico, Giancarlo Andrini, interviene sulla nuova ospitalità dei profughi in un hotel di Villamarina (clicca qui per leggere l’articolo) e punta il dito sulla “mancanza di mutuo soccorso e di solidarietà dell’Unione dei Comuni del Rubicone e Mare” che “rischia di rendere ancor più gravosa l’accoglienza dei profughi nei nove Comuni che ne fanno parte”. Quindi un plauso al sindaco di Cesenatico Matteo Gozzoli: “Il nostro sindaco ha fatto bene, e ha tutto il nostro appoggio, a lamentarsi dell’iniquità della situazione. Già Cesenatico ospita 80 profughi e altri 15 sono stati inviati a Villamarina per un totale di 95, mentre ci sono Comuni che ancora non hanno messo a disposizione strutture”.

“A cosa servono le Unioni dei Comuni se su un tema così cruciale per i cittadini e le imprese nonchè per la comunità, se poi ciascuno privilegia il proprio interesse e utilità e non esiste un’equa ripartizione degli oneri? – si domanda Andrini – Confcommercio di Cesenatico è convinta che il problema dell’accoglienza dei profughi, già in sè complesso da afforntare, debba presupporre risposte condivise dai Comuni e tali che ciasucno si assuma le proprie responsabilità, evitando che ci siano alcuni più oberati e altri non coinvolti in alcun modo. Così facendo si scardina la coesione sociale, sovraccaricando alcuni Comuni come di fatto sta avvenendo per Cesenatico, e anche quella politica, scatenando controversie fra sindaci che si ripercuotono poi sulla collettività. Si scardina inoltre la coesione civica fra cittadini alimentando tensioni e resistenze di fronte a differenze ingiuste ai danni di certe comunità rispetto ad altre che non danno il loro contributo a un’azione che non può che essere congiunta e di territorio”.

Confcommercio di Cesenatico chiede dunque che “l’accoglienza venga gestita in maniera più razionale ed equa, che i profughi vengano accolti e integrati in contesti in cui ciò sia veramente possibile attraverso il coinvolgimento pieno dei Comuni e dei sindaci. Non deve più succedere che i sindaci vengano bypassati e le decisioni vengano assunte sopra le loro teste. E inoltre chi ha già dato è giusto che non debba essere chiamato a dare ancora, al posto di chi non dà. In seno all’Unione Rubicone e Mare il nostro auspicio è che vi sia al più presto un chiarimento e una piena assunzione di responsabilità da parte di tutti i Comuni, non solo quelli, come Cesenatico, sulle cui spalle finora è finito il peso maggiore dell’accoglienza. Altrimenti non dovremmo chiamarla più Unione, ma più realisticamente e amaramente la DisUnione dei Comuni”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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