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Intervista esclusiva al M5S che rivela i propri indirizzi del 2017 alla luce dell’avvicendamento del leader che diede il via al movimento. Al momento la rappresentanza in consiglio è affidata a Giuliano Fattori e Danilo Ceccaroni che a domanda rispondono.

A sinistra Giuliano Fattori e Alberto Papperini

In questi anni il M5S è stato associato ad Alberto Papperini, un leader indiscusso. Ora che si è ritirato dalla carica di consigliere c’è il rischio che il movimento perda appeal. Cosa farete per conquistare e riconquistare l’attenzione?

«Alberto in questi anni ha portato avanti il suo compito di consigliere comunale facendo riscoprire ai Cesenaticensi l’importanza del ruolo dell’opposizione, oltre che riavvicinare le persone alla politica. Senza interessi individuali da perpetrare ha portato sotto i riflettori dell’opinione pubblica le modalità con cui viene gestito il bene comune in questo piccolo paese di poco più di 25 mila abitanti ma con un debito pubblico impressionante. Per noi attivisti è di focale importanza che l’attenzione dei cittadini sia rivolta ai problemi veri e sopratutto alle risposte per poterli risolvere».

Come è stata presa dagli attivisti il passo indietro di Papperini?

«Gli attivisti di Cesenatico sono perfettamente consci che la partecipazione l’impegno civico sono le fondamenta da cui nasce il Movimento 5 stelle. Non esistono poltrone a cui ambire. Attraverso le sue scelte Alberto ha dimostrato ancora una volta di condividere questo progetto. Il suo non è un passo indietro ma la naturale prosecuzione del lavoro dentro e per il Movimento».

Dopo anni di battaglie in consiglio comunale molti vi accusano di aver fatto una campagna elettorale sottotono. Non è il caso di fare un mea culpa?

Il capogruppo M5S Giuliano Fattori

«Non ci sottraiamo da questa critica, anzi , sono state motivo studio da parte nostra. Abbiamo perso le elezioni ma abbiamo raccolto a Cesenatico 800 voti in più del 2011 per cui l’impegno profuso dagli attivisti è stato comunque recepito, certo non come ci aspettavamo.
Su questo tema a volte ci viene detto l’esatto contrario: molti cittadini ci hanno criticato di essere stati troppo duri e aver sollevato troppe questioni dietro alle quali si nascondevano molti interessi. Solitamente le campagne elettorali dei partiti a cui siamo stati abituati si sono sempre basate su slogan e promesse poi non realizzate. Riuscire ad arrivare a tutti i cittadini con le nostre proposte non è stata cosa semplice anche per la mancanza di risorse economiche per la divulgazione , ma al contempo siamo fieri che è solo pochi voti ci hanno separato dal ballottaggio».

Quali sono le nuove partite che volete portare all’attenzione del consiglio e della giunta?
«Molti problemi di Cesenatico non potranno esser risolti se non si superano le “vecchie partite”.
Affinché la città possa tornare a crescere, o a correre come sosteneva l’attuale sindaco, occorre intervenire sul bilancio, in particolare sull’efficientamento della macchina comunale, su Cesenatico Servizi ed Hera. Queste ultime 2 voci incidono sulla spesa per oltre 15 milioni di Euro. A fronte di quali servizi e quale qualità offerta ai cittadini? La lentezza con cui ci si sta muovendo rischia di affossare ulteriormente la città e le sue imprese».

Ma su cosa punterete da gennaio 2017?

«Sarebbe necessario rivoluzionare a Cesenatico la gestione dei rifiuti perché ce lo impone la legge, ce lo chiede l’ambiente ed è necessario per il turismo invece l’amministrazione sta portando avanti una imbarazzante sistema di raccolta porta a porta misto o parziale che aumenterà i costi e basta.
Il turismo è sempre l’argomento maggiormente trattato in campagna elettorale ma dal giorno dopo le elezioni ci si dimentica dell’importanza che riveste. Come nei 5 anni di amministrazione Buda si continua a ripetere il ritornello che non ci sono soldi e si continua a perdere competitività rispetto agli altri paesi limitrofi.
Agricoltura Biologica e promozione dei prodotti locali, sviluppo di una rete interconnessa di piste ciclabili, recupero della Vena Mazzarini secondo l’idea progettuale presentata in campagna elettorale dal Movimento, partecipazione dei cittadini a partire dai comitati di quartiere, sviluppo del comparto di Ponente come villaggio dello sport piuttosto che edificazione sfrenata di condomini».

Quali elementi vi possono far dire qual è la gestione più trasparente tra Buda e Gozzoli?

«Non è corretto confrontare 5 anni di amministrazione Buda con 6 mesi di Pd. Certo Gozzoli si è presentato agli elettori come volto nuovo del partito puntando su trasparenza e partecipazione. Fino ad oggi oltre ai proclami stampa nulla è stato fatto. Certo avremo tempo per giudicare e valutare ma già dalle premesse esprimiamo preoccupazione.
Ad esempio nel CdA della Cesenatico Servizi sono stati nominati tre rappresentati del Partito democratico (qui l’elenco completo), nonostante ci fossero candidati con credenziali certamente migliori. Inoltre come Consiglieri comunali ci aspettavamo di visionare entro il 2016 il bilancio semestrale della Cesenatico Servizi al 30 giugno ma nulla è stato presentato in consiglio e tantomeno in commissione. Infine sulle relazioni redatte sulle scuole il Sindaco aveva dichiarato che si sarebbe indetta una commissione per poterle approfondire ma nulla di ciò è avvenuto».

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