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Una querelle nata sui social e approdata in tribunale. Trascinati davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Forlì l’ex candidato sindaco del M5S, Alberto Papperini e altri tre esponenti 5 Stelle. “L’ennesima querela intimidatoria politica”, come la definisce Papperini che è stata archiviata lo scorso 10 dicembre perché “gli epiteti utilizzati si collocano nell’ambito di una discussione di natura politica”.

“Ma questa volta la vicenda ha una valenza ben più imponente, implicati ci sono quattro esponenti pentastellati e il querelante è l’avvocato Valerio Rocchi, legato alla famiglia del sindaco di Cesenatico, Matteo Gozzoli, ovvero suocero del primo cittadino”, si legge nel comunicato stampa del Movimento.

Ma come sono andate le cose? Secondo la versione del Movimento 5 Stelle: “I fatti sono accaduti su Facebook dove è nato un acceso confronto politico. Valerio Rocchi si rivolgeva nei confronti di Papperini con nomignoli offensivi e diffamatori: ‘ignoranza giuridica da vergogna… ragazzetto… poveretto… patetico… bagnino stagionale già esperto di sanità… ti rimane la carriera da bagnino…’. Papperini gli rispondeva a tono: ‘passi tutto il giorno a regalare consulenze creative al tuo genero e ai tuoi datori del Pd… avvocatuccio di periferia…’. Successivamente, attraverso raccomandate postali, lo stesso Rocchi ha preteso addirittura la cancellazione di tutte le condivisioni dei post, individuando tra le tante condivisioni solo quelle degli esponenti più in vista a Cesenatico del M5S. Avendo ricevuto diniego dai destinatari, come rivalsa ha tentato di allargare il campo degli indagati, attraverso integrazione alla querela, anche a Giuliano Fattori (attuale capogruppo  M5S), Jessica Amadio (candidata nella lista delle Regionali M5S) e Marco Ceccarelli (attivista M5S) per aver condiviso i post sui loro profili Facebook. Gli avvocati Pietro ed Enrico Biguzzi, difensori di Papperini, hanno svolto un lavoro attento e doveroso di ricostruzione della vicenda poi confluito nella motivazione del giudice che ha disposto l’archiviazione della querela in ragione dei ‘numerosi post pubblicati dallo stesso querelante (Valerio Rocchi) riferitesi alla persona del Papperini con utilizzo di epiteti ed espressioni diretti a svilirne il valore’”.

Da parte sua Valerio Rocchi spiega che “i fatti raccontati dal Movimento 5 Stelle non sono veritieri, nei prossimi giorni pubblicherò, tramite comunicato stampa, la mia versione dei fatti”.

Ad intervenire sulla questione è anche Carlo Ugo de Girolamo, deputato romagnolo del Movimento 5 Stelle: “Apprendo con grande soddisfazione la definitiva archiviazione della querela, un importante riconoscimento che rappresenta l’esplicitazione di quel diritto costituzionale di critica e di opinione. Auspico che il dibattito sui temi che stanno a cuore alla città, possa avvenire in futuro sul piano del confronto e non certo delle ritorsioni personali”.

“Tuttavia prendiamo atto che chi fa opposizione nell’interesse del bene pubblico e critica l’operato del sindaco Gozzoli non viene considerato come rappresentanza democratica, ma come elemento di disturbo e fastidio – chiosa il Movimento 5 Stelle – Qualcuno crede ancora di poter censurare la libera informazione e critica politica, ma i cittadini che rappresentano il Movimento 5 Stelle di certo non si faranno intimidire nel proprio impegno civico”.

Anna Budini

Anna Budini

Anna Budini scopre il mondo del giornalismo nel 2004 nella redazione de La Voce di Romagna. Ha poi l'occasione di passare ai settimanali nazionali, inizia così a scrivere per Visto, ma nonostante la firma sul nazionale, scopre che la sua grande passione è la cronaca locale. Dal 2016 ha iniziato a scrivere per il Corriere della Sera di Bologna.

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